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  1. Crollo Manchester City, 4-0 dal Tottenham e quinto ko di fila: la meraviglia creata da Guardiola è al capolinea? Analisi della crisi

    Sat, 23 Nov 2024 20:52:32 -0000

    Il 4-0 rifilato dal Tottenham al Manchester City all’Etihad è il capolinea di una storia calcistica meravigliosa? La domanda, dopo il quinto ko di fila incassato dai campioni d’Inghilterra, è legittima, ancora di più poche ore dopo l’annuncio del prolungamento del contratto di Pep Guardiola fino al 2027. La mozione di fiducia all’allenatore che ha […]

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    <p>Il 4-0 rifilato dal <strong>Tottenham</strong> al <strong>Manchester</strong> <strong>City</strong> all’Etihad è il <strong>capolinea</strong> di una storia calcistica meravigliosa? La domanda, dopo il <strong>quinto ko di fila</strong> incassato dai campioni d’Inghilterra, è legittima, ancora di più poche ore dopo l’annuncio del prolungamento del contratto di <strong>Pep</strong> <strong>Guardiola</strong> fino al 2027. La mozione di fiducia all’allenatore che ha condotto i Citizens in cima al mondo è un bel tentativo di costruire un altro ponte verso il futuro, ma intanto bisogna fare i conti con il presente: quello di una squadra in <strong>caduta</strong> <strong>libera</strong>. La classifica della <strong>Premier</strong> parla chiaro: in caso di successo in casa contro il Southampton, ultimissimo, il <strong>Liverpool</strong> si porterà a +8. Lo scontro diretto del prossimo turno con i Reds potrebbe dare la <strong>mazzata</strong> finale e addio sogni di pokerissimo, dopo i quattro trionfi consecutivi in campionato. Salutata anche la Coppa di Lega, il City avrà comunque sempre due fronti per rifarsi: la FA Cup e la <strong>Champions</strong>, dove però in questo momento la banda di Guardiola occupa la decima posizione, dopo la scoppola rimediata in casa dello <strong>Sporting</strong> <strong>Lisbona</strong>.</p> <p>Numeri e classifiche a parte – ma va ricordato che è la sconfitta più pesante incassata dal City all’Etihad e che dal 2006 non si verificavano cinque ko di fila -, lo <strong>sgomento</strong> riguarda le prestazioni. Il City abbaia, ma non morde. Incassa gol in contropiede a ripetizione, basta rivedere il film <strong>horror</strong> del match con il Tottenham. Il 3-0 di Pedro Porro e il 4-0 di Brennan Johnson sono stati figli di <strong>ripartenze</strong> fulminanti. Il 2-0 di Maddison è stato ispirato da un errore di Gvardiol. L’1-0, sempre di Maddison, ha trovato la retroguardia completamente impreparata. Errori di reparto e di posizione, ma anche in attacco il City ha fatto flanella, a parte un guizzo di <strong>Haaland</strong> con la traversa pizzicata: 23 tiri in totale, zero gol. Un altro elemento di riflessione, questo.</p> <p>Guardiola è chiamato ora ad affrontare il <strong>momento più critico</strong> della sua carriera di allenatore. E’ entrato in un territorio nuovo, sconosciuto, pieno di <strong>insidie</strong>. Ha gestito successi, imprese magnifiche, rimonte esaltanti. Il suo calcio è stato una <strong>rivoluzione</strong> <strong>mondiale</strong>. Ha avuto qualche battuta a vuoto, vedi la finale di Champions persa nel 2021, ma dopo aver portato a casa il titolo della Premier. Stavolta, non c’è solo il rischio concreto di chiudere la stagione a bocca asciutta, ma anche di dover affrontare un <strong>crollo</strong> <strong>inatteso</strong>, rovinoso. Con un’aggravante: l’incidenza del processo in corso, in cui il club deve difendersi dalle accuse di <strong>115 presunte violazioni</strong> delle regole fair play della Premier. Il verdetto è atteso a inizio 2025. Anche se tutti ostentano sicurezza nell’ambiente City, c’è il rischio concreto di affrontare una <strong>sentenza</strong> <strong>dura</strong>.</p> <p>Sul fronte <strong>tecnico</strong>, la crisi si racconta in tre capitoli. Il primo: l’assenza di <strong>Rodri</strong>, out fino alla prossima primavera. Perso lo spagnolo, si è perso il City. Il Pallone d’Oro non è solo il miglior centrocampista del mondo, ma è anche <strong>cervello</strong> e motore della squadra. Secondo: <strong>gruppo</strong> <strong>logoro</strong>, con diversi over 30 (Walker, De Bruyne, Gundogan, Ederson, Kovacic, Stones). L’età-media è 27,4 anni, ci sono giovani di talento nella rosa, ma finora non valgono i vecchi. Terzo: <strong>mercato</strong> <strong>estivo</strong> deficitario. L’acquisto più importante, <strong>Savinho</strong>, si sta rivelando un flop. In compenso, sono partiti Alvarez – per fare cassa – e il giovane Harwood-Bellis, girato al Southampton e approdato in nazionale, nonostante i problemi dei Saints. Il City doveva fare un mercato di basso profilo con il processo in corso, ma qualcosa sicuramente non torna.</p> <p>Guardiola ha avuto un <strong>sussulto</strong> <strong>d’orgoglio</strong> di fronte ai microfoni della <em>BBC</em>: “Siamo <strong>fragili</strong> in questo momento, incassiamo gol evitabili, non riusciamo a difendere bene. I risultati degli ultimi otto anni dimostrano però che l’approccio è giusto. Non possono essere cinque partite sbagliate a cambiare la <strong>storia</strong>. La vita non è sempre una favola, bisogna affrontare anche momenti difficili. Io non mi tirerò mai indietro, quando si <strong>cade</strong> si deve trovare la forza per <strong>rialzarsi</strong>. Non so come finirà questa stagione, ma io non perderò mai la <strong>fiducia</strong> in questo gruppo e in questi <strong>giocatori</strong>”.</p> <p>Il prolungamento del contratto di Pep rappresenta anche un tentativo di dare una <strong>scossa</strong> e fissare un punto, nel rispetto di antiche regole del calcio, ma quando becchi <strong>quattro gol</strong> in casa e vieni da cinque sconfitte di fila, forse la situazione è più seria di quanto si creda. Non basta una <strong>firma</strong>, neppure quella dell’allenatore moderno più vincente e più importante, per guarire una <strong>squadra</strong> <strong>malata</strong>.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/crollo-manchester-city-4-0-dal-tottenham-e-quinto-ko-di-fila-la-meraviglia-creata-da-guardiola-e-al-capolinea-analisi-della-crisi/7778860/">Crollo Manchester City, 4-0 dal Tottenham e quinto ko di fila: la meraviglia creata da Guardiola è al capolinea? Analisi della crisi</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  2. Costituente M5s, gli attivisti: “È ora di archiviare Grillo e il doppio mandato”. Divisi su una possibile alleanza con il Pd

    Sat, 23 Nov 2024 19:48:39 -0000

    Il quorum è stato raggiunto durante la prima giornata di ‘Nova’, l’assemblea costituente del Movimento 5 Stelle, in corso al Palazzo dei Congressi a Roma. Gli attivisti sui vari temi oggetto delle votazioni, i cui risultati verranno annunciati nel pomeriggio di domenica, si esprimono e si dividono. Troviamo ad esempio alcuni favorevoli al cambio del […]

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    <p>Il <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/giuseppe-conte-apre-nova-costituente-movimento-5-stelle/7778563/" target="_blank" rel="noopener"><strong>quorum</strong> è stato raggiunto durante la prima giornata di ‘<strong>Nova</strong>’</a>, l’assemblea costituente del <strong>Movimento 5 Stelle</strong>, in corso al Palazzo dei Congressi a Roma. Gli attivisti sui <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/11/23/garante-mandati-alleanze-consigli-per-la-svolta-dei-5-stelle/7778214/" target="_blank" rel="noopener">vari temi oggetto delle votazioni</a>, i cui risultati verranno annunciati nel pomeriggio di <strong>domenica</strong>, si esprimono e <strong>si dividono</strong>. Troviamo ad esempio alcuni <strong>favorevoli</strong> al cambio del nome del partito guidato da <strong>Giuseppe Conte</strong> per “per ripartire da capo, <strong>da zero</strong>”. La totalità degli intervistati sono a <strong>favore</strong> del superamento del <strong>limite dei due mandati</strong>. Molti sono favorevoli all’inserimento del doppio mandato per singola carica in cui ci si candida per “non disperdere le <strong>competenze</strong> <strong>acquisite</strong>”. Su ruolo e poteri del garante, arrivano prese di posizione nette: “E’ ora di <strong>archiviare</strong> <strong>Grillo</strong>”, “la balia per un’intera comunità è un ruolo superato, per il M5s è giunta l’ora della <strong>maturità</strong>”; “ha contribuito a fondarlo, ora <strong>distrugge</strong>, via”. Minoritaria è la posizione per mantenere il ruolo Grillo così com’è. Per altri il garante “deve essere una <strong>carica</strong> <strong>onorifica</strong>” e “a tempo”. Sul nodo delle <strong>alleanze</strong> e la collocazione nel <strong>campo</strong> <strong>progressista</strong>, le maggiori divisioni. Allearsi perché “il M5S il <strong>51%</strong> non lo penderà mai”; “perché il <strong>campo progressista</strong> è nei nostri <strong>valori</strong>”; “le alleanze sono l’unico modo per rispondere a questa <strong>destra</strong>“, dicono i favorevoli. Rischio di essere fagocitati dal Pd? “L’isolamento non è una <strong>soluzione</strong>”. Ma<strong> non pochi</strong> sono quelli che invece ritengono che il M5s debba tornare alle <strong>origini</strong> e <strong>non allearsi</strong> con nessuno. Troviamo anche chi si dice favorevole a un’alleanza con Renzi se questa è basata su <strong>punti</strong> <strong>condivisi</strong>, ma si tratta di una <strong>voce</strong> <strong>isolata</strong>.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/costituente-m5s-attivisti-archiviare-grillo-doppio-mandato-divisi-alleanza-pd/7778791/">Costituente M5s, gli attivisti: &#8220;È ora di archiviare Grillo e il doppio mandato&#8221;. Divisi su una possibile alleanza con il Pd</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  3. Ucraina, Zelensky si dice “pronto a vedere le proposte di Trump per la pace”. Putin cancella i debiti di chi si arruola

    Sat, 23 Nov 2024 19:30:07 -0000

    “Voglio vedere le proposte del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Penso che accadrà a gennaio e credo che avremo un piano per porre fine a questa guerra”. Così Volodymyr Zelensky nel corso della terza conferenza internazionale sul grano dall’Ucraina. “Siamo aperti, lo ripeto anche ai leader dei paesi africani, asiatici e arabi – ha […]

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    <p>&#8220;Voglio vedere le proposte del nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Penso che accadrà a gennaio e credo che avremo un piano per porre fine a questa guerra&#8221;. Così <strong>Volodymyr Zelensky</strong> nel corso della terza conferenza internazionale sul grano dall’Ucraina. &#8220;Siamo aperti, lo ripeto anche ai leader dei paesi africani, asiatici e arabi &#8211; ha aggiunto secondo quanto riportato da <em>Ukrainska Pravda</em> &#8211; siamo pronti a vedere le loro proposte&#8221;. Mentre la guerra in Ucraina va avanti con i russi in costante avanzata e con Kiev che resiste a fatica i riflettori della comunità internazionale restano accesi sul futuro presidente degli <strong>Stati Uniti</strong> che tra due mesi è chiamato a dettare la nuova linea post-<strong>Biden</strong>. Nell&#8217;attesa il neo segretario generale della Nato <strong>Mark Rutte</strong> è volato in Florida dal tycoon per fare il punto sulle sfide della sicurezza che l’Alleanza sarà chiamata ad affrontare.</p> <p>Il dossier ucraino è connesso all’impegno della Nato al fianco di Kiev, ma Trump ha sempre mostrato insofferenza verso i partner europei, accusandoli di spendere <strong>troppo poco</strong> per la Difesa. In questo quadro Rutte ha deciso di incontrare subito il presidente eletto americano, per tentare di tenere il fronte atlantico unito. L’ex premier olandese, che con Trump ha avuto un buon rapporto durante il suo primo mandato alla Casa Bianca, nel faccia a faccia a <strong>Palm Beach</strong> ha sottolineato che la difesa dell’Ucraina è fondamentale per la sicurezza dell’Europa e degli Usa. Per questo ha posto l’accento su quei Paesi che minacciano tale sicurezza &#8220;lavorando insieme contro l’Ucraina&#8221;, come la &#8220;Corea del Nord, l’Iran e la Cina oltre alla Russia&#8221;. Tutte queste sfide dovranno essere affrontare &#8220;collettivamente&#8221;, con una rinnovata compattezza dell’Occidente, è stato il messaggio di Rutte, che ha incontrato anche il deputato <strong>Mike Waltz</strong>, il consigliere alla sicurezza nazionale scelto da Trump: un altro osso duro per Rutte, considerate le posizioni anti-Nato dell’ex berretto verde.</p> <p>Chi più di tutti conosce il peso delle decisioni Usa è Zelensky. Il leader ucraino, che con <strong>Joe Biden</strong> ha potuto contare su un massiccio sostegno economico e militare, aspetta di capire quali siano i piani del prossimo presidente. &#8220;Siamo aperti, penso che li vedremo a gennaio&#8221;, ha spiegato Zelensky, lasciando aperta la possibilità che si possano creare le condizioni per &#8220;porre fine alla guerra&#8221;. <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/22/ucraina-quale-pace-con-trump-presidente-usa-perdite-territoriali-zona-smilitarizzata-e-futura-sicurezza-di-kiev-i-nodi-in-fondo-alla-guerra/7776272/">Il suo timore è che Trump voglia congelare il conflitto <strong>lasciando ai russi</strong> i territori fin qui conquistati, offrendo in cambio generiche garanzie di sicurezza che non contemplino</a> tuttavia l’ingresso di Kiev nella Nato. La posizione ucraina resta invece quella di una &#8220;Carta Onu&#8221; che tuteli l’integrità dell’Ucraina. Nel frattempo, Zelensky potrebbe avere a breve un interlocutore diretto dell’amministrazione Usa. Trump infatti avrebbe pensato a <strong>Richard Grenell</strong>, il suo ex capo dell’intelligence, come inviato speciale.</p> <p>La crisi in Ucraina sarà al centro anche del G7 esteri in programma lunedì e martedì a Fiuggi. Sul terreno, intanto, la Russia continua a prevalere. Nel Donbass l’Armata di Putin ha rivendicato la conquista di un altro villaggio, mentre a<strong> Kursk</strong> gli ucraini hanno perso oltre il <strong>40%</strong> del territorio nella regione russa conquistata in un’incursione a sorpresa ad <strong>agosto</strong>. Putin, tra l’altro, non ha alcuna intenzione di fermarsi. Dopo aver autorizzato <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/22/ucraina-polonia-minaccia-conflitto-globale-kursk/7777752/">la produzione su larga scala del nuovo <strong>missile ipersonico</strong> testato nei giorni scorsi su <strong>Dnipro</strong></a>, lo zar ha firmato una legge che consente a coloro che si arruolano di cancellare debiti per 100mila dollari.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/ucraina-zelensky-si-dice-pronto-a-vedere-le-proposte-di-trump-per-la-pace-putin-cancella-i-debiti-di-chi-si-arruola/7778789/">Ucraina, Zelensky si dice &#8220;pronto a vedere le proposte di Trump per la pace&#8221;. Putin cancella i debiti di chi si arruola</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  4. Vannacci presenta il suo movimento politico, tra “camerata” e vignette sulla polemica con Egonu: “Non è un’Opa sulla Lega”

    Sat, 23 Nov 2024 18:52:02 -0000

    Tra i presenti c’è chi si definisce “fascista“, acclamato dal pubblico. Mentre l’ex generale ed europarlamentare viene chiamato “vecchio camerata“. Tra richiami nostalgici, tanto nazionalismo e sovranismo, così come un calendario di vignette che prendono di mira (implicitamente) anche la polemica con Paola Egonu, in un hotel a Marina di Grosseto è nato il movimento […]

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    <p>Tra i presenti c&#8217;è chi si definisce &#8220;<strong>fascista</strong>&#8220;, acclamato dal pubblico. Mentre l&#8217;<a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/10/vannacci-decima-e-delizia-di-salvini-il-generale-salva-solo-il-segretario-mentre-la-lega-perde-voti-e-senza-di-lui-sarebbe-al-6/7581707/" target="_blank" rel="noopener">ex generale ed europarlamentare</a> viene chiamato &#8220;vecchio <strong>camerata</strong>&#8220;. Tra richiami <strong>nostalgici</strong>, tanto <strong>nazionalismo</strong> e <strong>sovranismo</strong>, così come un <strong>calendario</strong> di <strong>vignette</strong> che prendono di mira (implicitamente) anche <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/17/gip-archivia-accusa-vannacci-diffamazione-paola-egonu-frase-impropria-inopportuna/7590345/">la <strong>polemica</strong> con <strong>Paola</strong> <strong>Egonu</strong></a>, in un hotel a <strong>Marina di Grosseto</strong> è nato il movimento politico &#8220;<strong>Il mondo al contrario</strong>&#8220;, ispirato a <strong>Roberto Vannacci</strong> e <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/10/vannacci-decima-e-delizia-di-salvini-il-generale-salva-solo-il-segretario-mentre-la-lega-perde-voti-e-senza-di-lui-sarebbe-al-6/7581707/">al suo libro bestseller</a>. Di fronte a una sala gremita e addobbata con bandiere italiane, sono intervenuti sul palco, oltre a Vannacci, anche in videocollegamento il leader della Lega <strong>Matteo</strong> <strong>Salvini</strong>, il segretario di Indipendenza <strong>Gianni Alemanno, Francesco</strong> <strong>Toscano</strong> di Democrazia sovrana popolare, oltre a generali, ambasciatori, vertici del neo movimento politico, e anche un discendente di <strong>Giuseppe</strong> <strong>Garibaldi</strong>.</p> <p>&#8220;Uno <strong>tsunami</strong>&#8220;, lo ha definito Vannacci, per un appuntamento che &#8220;segna il passaggio da movimento culturale a politico, perché passa dal seguire uno scrittore al seguire un politico. Vogliamo radunare tutti coloro che si riconoscono nel Mondo al contrario e nelle idee in esso <strong>contenute</strong> &#8211; ha detto l’ex generale -. Non <strong>è un</strong> <strong>partito</strong>, state tranquilli&#8221;. Poi nega l&#8217;idea di fare concorrenza a Salvini: &#8220;Chi dice che faccio un partito per<strong> fare un’Opa sulla Lega</strong> dice delle <strong>balle</strong>. Non è così&#8221; e &#8220;io non faccio parte del <strong>Movimento</strong>&#8220;. &#8220;Tra me e Salvini non ci sono problemi di competizione, siamo in <strong>sincronia</strong> senza bisogno di discuterne prima&#8221;, ha chiarito e &#8220;io sono un valore aggiunto per la <strong>Lega</strong>&#8220;. Ovviamente concetti ribaditi da Salvini in collegamento: &#8220;Sono orgoglioso e felice di aver incontrato Vannacci con cui faremo un lunghissimo tratto di strada insieme. Il mondo al contrario lo raddrizzeremo, uniti non ci fermerà nessuno&#8221;.</p> <p>Per Vannacci &#8220;c&#8217;è una grande parte della <strong>società</strong> che segue con <strong>interesse</strong> questo movimento e segna un momento particolare della nostra vista <strong>sociale</strong> e <strong>politica</strong>&#8220;. &#8220;I prossimi passi &#8211; ha aggiunto &#8211; sono quelli di <strong>espandersi</strong> il più possibile, radunando quelli che inizialmente non si approcciavano&#8221;. Alla base del movimento, presieduto da <strong>Fabio</strong> <strong>Filomeni</strong>, tenente colonnello e fedelissimo di Vannacci che dal palco ha appunto definito il suo leader un &#8220;vecchio camerata&#8221;, un <strong>manifesto</strong> di <strong>8 punti</strong>: spazia dalla patria, all’identità, alla difesa dei confini. Proprio Filomeni ha spiegato che &#8220;nel 1970 Prezzolini scrisse un libro che divenne il manifesto dei <strong>conservatori</strong>. Oggi c&#8217;è un altro manifesto, quello dei <strong>sovranisti</strong> e <strong>nazionalisti</strong>&#8220;. &#8220;I tesserati sono al momento <strong>1600</strong> &#8211; ha aggiunto &#8211; mentre gli iscritti al sito sono <strong>sotto i 10mila</strong>&#8220;.</p> <p>Durante la kermesse Vannacci è stato anche insignito di un <strong>premio</strong> intitolato ad <strong>Oriana</strong> <strong>Fallaci</strong>. In sala i <strong>gadget</strong> del neo movimento politico tra i quali il <strong>calendario</strong> &#8216;Un anno con Vannacci&#8217;, che per ogni mese propone <strong>vignette</strong> con l’ex generale. Al mese di aprile un disegno in cui si vede una ragazza di colore &#8211; che ricorda la pallavolista Egonu &#8211; che dice &#8220;ho i tratti somatici italiani&#8221; e l’europarlamentare che commenta &#8220;Certo, come io ho <strong>quelli</strong> <strong>nigeriani</strong>&#8220;. &#8220;Il calendario è un’iniziativa del comitato&#8221; del movimento che &#8220;non è stata <strong>sottoposta</strong> alla mia <strong>ratifica</strong> &#8211; ha sottolineato Vannacci -. Condivido le vignette che mi sembrano <strong>appropriate</strong> e <strong>ironiche</strong>. La battuta sui tratti somatici non ha nulla a che fare con <strong>Paola</strong> <strong>Egonu</strong>, con lei la questione è chiusa e <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/06/17/gip-archivia-accusa-vannacci-diffamazione-paola-egonu-frase-impropria-inopportuna/7590345/">sono stato <strong>assolto</strong></a>. I tratti somatici esistono, parlarne non è razzismo e non è inopportuno, perché è realtà&#8221;, ha sostenuto l&#8217;ex generale.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/vannacci-presenta-movimento-politico-camerata-vignette-polemica-egonu-lega/7778778/">Vannacci presenta il suo movimento politico, tra &#8220;camerata&#8221; e vignette sulla polemica con Egonu: &#8220;Non è un&#8217;Opa sulla Lega&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  5. Coppa Davis, Sinner e Volandri: “Non dimentichiamo chi ha portato l’Italia fino a Malaga. C’è un segreto dietro questa finale”

    Sat, 23 Nov 2024 17:50:26 -0000

    “Non sono scontati i gironi, non sono scontati i quarti e lo avete visto con la Spagna e gli Stati Uniti. Arrivare in finale è importante per noi, vuol dire aver lavorato bene”. Il capitano dell’Italia Filippo Volandri ricorda il lavoro che c’è dietro la finale di Coppa Davis raggiunta dall’Italia per il secondo anno […]

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    <p>&#8220;Non sono <strong>scontati</strong> i <strong>gironi</strong>, non sono scontati i quarti e lo avete visto con la <strong>Spagna</strong> e gli <strong>Stati</strong> <strong>Uniti</strong>. Arrivare in finale è importante per noi, vuol dire aver lavorato bene&#8221;. Il capitano dell’Italia <strong>Filippo Volandri</strong> ricorda il <strong>lavoro</strong> che c&#8217;è dietro <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/coppa-davis-italia-finale-australia-sinner-sentenza-berrettini-lottatore-felicissimo-ultimo-ostacolo-olanda/7778677/">la finale di <strong>Coppa</strong> <strong>Davis</strong> raggiunta dall&#8217;Italia</a> per il secondo anno consecutivo. Gli azzurri erano i favoriti, ma poi i pronostici vanno confermati sul campo. A partire da <strong>Jannik</strong> <strong>Sinner</strong>, che viene da una stagione vincente ma pure <strong>massacrante</strong>: &#8220;Sinner ora deve <strong>riposare</strong> &#8211; sottolinea Volandri &#8211; dobbiamo raccogliere le energie perché abbiamo un giorno in meno per riposare rispetto all’<strong>Olanda</strong>&#8220;. Ecco, l&#8217;ultimo atto è la sfida agli olandesi. L&#8217;Italia può riconquistare l&#8217;Insalatiera e firmare uno storico bis, trascinata dalla coppia Jannik Sinner-Matteo Berrettini. Ma il successo, comunque vada, è di tutto il <strong>movimento</strong>.</p> <p>Proprio Volandri a proposito della coppia Sinner-Berrettini Volandri ha sottolineato che &#8220;ci abbiamo lavorato tantissimo, anche negli anni scorsi, sono due ragazzi importanti come <strong>tutto il resto del gruppo</strong>. Loro si trovano bene e si rispettano, è importante averli qui. Ma un <strong>pensiero</strong> va anche a chi ci ha portato a Malaga, a <strong>Cobolli</strong> e <strong>Arnaldi</strong>, senza di loro oggi non parleremmo di una <strong>finale</strong>&#8220;. L&#8217;Italia è forte perché ha il numero 1 al mondo, ovvio. Ma anche perché può permettersi di schierare tanti giocatori forti, come avvenuto durante le qualificazioni a Bologna, quando Sinner era assente.</p> <p>E lo stesso Sinner ha voluto ricordare che il <strong>segreto</strong> degli azzurri sta nella forza della squadra: &#8220;Non ci siamo solo io e Berrettini, c&#8217;è tutta la squadra e un <strong>grandissimo</strong> <strong>staff</strong> dietro che dà il 100% &#8211; sottolinea il 23enne altoatesino &#8211; abbiamo davvero un <strong>ottimo doppio</strong> e abbiamo <strong>Musetti</strong> che ha giocato una stagione molto importante, le giornate storte possono capitare, due giorni fa ci siamo tirati fuori in qualche modo, oggi è andata in un altro modo ancora, domani nessuno sa cosa capiterà. La cosa certa è che non vediamo l’ora di scendere di nuovo in campo e <strong>dare il 100%</strong>&#8220;. A spingere chi scenderà in campo &#8211; Sinner e Berrettini &#8211; c&#8217;è un intero movimento. Dopo le <strong>Atp Finals</strong>, dopo <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/20/a-malaga-le-azzurre-confermano-il-dominio-italiano-sul-tennis-e-la-billie-jean-king-cup-e-il-sigillo-sulla-stagione-doro-di-jasmine-paolini/7775349/" target="_blank" rel="noopener">lo straordinario successo delle azzurre nella <strong>Billie Jean King Cup</strong></a>, un’altra Coppa Davis sancirebbe <strong>l’egemonia</strong> dell’Italia sul <strong>tennis mondiale</strong>.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/coppa-davis-sinner-volandri-non-dimentichiamo-chi-portato-italia-malaga-segreto-dietro-finale/7778765/">Coppa Davis, Sinner e Volandri: &#8220;Non dimentichiamo chi ha portato l&#8217;Italia fino a Malaga. C&#8217;è un segreto dietro questa finale&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  6. Napoli, sale su un’auto pensando fosse il taxi ma viene molestata: ragazza si lancia dal mezzo in corsa per fuggire. Arrestato 38enne

    Sat, 23 Nov 2024 17:22:25 -0000

    È salita su un’auto pensando fosse il taxi che aveva chiamato ma il conducente ha cominciato a molestarla. Così una ragazza, per fuggire alle violenze, si è lanciata dall’auto in corsa. È quanto accaduto la notte scorsa alla periferia di Napoli, nel quartiere Ponticelli. La vittima stava aspettando una macchina per rientrare a casa in […]

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    <p>È salita su <strong>un&#8217;auto</strong> pensando fosse il <strong>taxi</strong> che aveva chiamato ma il conducente ha cominciato a <strong>molestarla</strong>. Così una <strong>ragazza</strong>, per fuggire alle violenze, si è <strong>lanciata</strong> dall&#8217;auto in corsa. È quanto accaduto la notte scorsa alla periferia di <strong>Napoli</strong>, nel quartiere <strong>Ponticelli</strong>. La vittima stava aspettando una macchina per rientrare a casa in corso Umberto, così, pensando fosse il mezzo che aspettava è salita a bordo dell&#8217;auto del molestatore: l&#8217;uomo al volante, un <strong>38enne del Casertano</strong>, ha cominciato a <strong>molestarla</strong> e quando lei ha reagito l&#8217;ha prima schiaffeggiata e poi le ha sottratto il cellulare. La ragazza, tentando di fuggire, ha aperto la portiera e si è lanciata dall&#8217;auto, ad aiutarla un altro cittadino che ha chiamato la polizia raccontando di aver visto una donna che si lanciava da un&#8217;auto in corsa.</p> <p>Immediatamente giunti sul posto, i poliziotti hanno accertato che la vittima era salita a bordo in corso Umberto, quindi, grazie alle descrizioni del veicolo e dell&#8217;aggressore, hanno rintracciato il responsabile che, dopo essere stato identificato e trovato in possesso degli effetti personali della donna, è stato arrestato per rapina e violenza sessuale. A bordo dell&#8217;auto gli agenti hanno trovato anche diversi documenti di identità intestati ad altre persone di cui l&#8217;uomo non ha saputo giustificare la provenienza: l&#8217;uomo è stato quindi denunciato anche per ricettazione.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/napoli-sale-su-unauto-pensando-fosse-il-taxi-ma-viene-molestata-ragazza-si-lancia-dal-mezzo-in-corsa-per-fuggire-arrestato-38enne/7778732/">Napoli, sale su un&#8217;auto pensando fosse il taxi ma viene molestata: ragazza si lancia dal mezzo in corsa per fuggire. Arrestato 38enne</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  7. Cop29 sul clima, tra chi punta i piedi sul fossile ai contentini sui fondi: la battaglia per trovare un accordo (che rischia di saltare)

    Sat, 23 Nov 2024 17:16:37 -0000

    Da anni non si rischiava che una Conferenza delle Parti sul clima finisse con neppure uno straccio di accordo, ma è accaduto. L’Arabia Saudita punta i piedi sui combustibili fossili, altri petro-Stati agiscono dietro le quinte e i Paesi meno sviluppati del mondo tengono duro, pretendendo di avere voce in capitolo sui finanziamenti. La Cop29 […]

    L'articolo Cop29 sul clima, tra chi punta i piedi sul fossile ai contentini sui fondi: la battaglia per trovare un accordo (che rischia di saltare) proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>Da anni non si rischiava che una <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/22/cop29-expo-marketing-green-washing-viaggio-fiera-ambiente/7776714/">Conferenza delle Parti sul clima</a> finisse con neppure uno straccio di <strong>accordo</strong>, ma è accaduto. L’<strong>Arabia Saudita</strong> punta i piedi sui <strong>combustibili fossili</strong>, altri<strong> petro-Stati</strong> agiscono dietro le quinte e i <strong>Paesi meno sviluppati</strong> del mondo tengono duro, pretendendo di avere voce in capitolo sui finanziamenti. La<strong> Cop29</strong> di <strong>Baku</strong>, in Azerbaigian sarebbe dovuta finire venerdì 22 novembre ma, anche dopo una <strong>notte di negoziati</strong>, il compromesso raggiunto da Unione europea, Giappone, Canada, Australia e Cina non è arrivato <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/22/cop29-a-baku-dai-paesi-ricchi-pochi-soldi-al-sud-del-mondo-uno-sputo-in-faccia-alle-nazioni-vulnerabili/7777922/">oltre i<strong> 300 miliardi di dollari</strong> all’anno dai Paesi industrializzati al 2035, 50 in più rispetto alla bozza di venerdì</a>, definita uno ‘<strong>sputo in faccia</strong>’ ai paesi poveri. La nuova cifra è contenuta in una proposta di testo inviata alle parti, che ha condizionato (in peggio) tutta la giornata, durante la quale tra malumori, tavoli negoziali abbandonati e <strong>proteste</strong>, un delegato saudita è stato anche accusato di aver apportato direttamente <strong>modifiche a un testo ufficiale</strong> di negoziazione. Alla fine, dopo diversi rinvii, l’atmosfera era molto tesa quando il presidente della Cop29, <strong>Mukhtar Babayev</strong>, ha dato il via alla plenaria, poco dopo le 20 (ora locale).</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>Chi spinge, chi rema contro. E il rischio che non si raggiunga il quorum &#8211;</strong> </span>La sensazione respirata per tutto il giorno è che il testo negoziale sia un &#8220;<strong>prendere o lasciare</strong>&#8221; quelle poche concessioni: oltre ai 50 miliardi in più, un chiarimento del linguaggio sui Paesi che devono contribuire e i <strong>donatori volontari</strong> e l’aggiunta della triplicazione dei flussi finanziari per l’adattamento. Anche perché dietro la discussione dei finanziamenti c’è il <strong>braccio di ferro</strong> sui combustibili fossili che non aiuta. Alcuni delegati dell’Arabia Saudita sono arrivati ad affermare che non avrebbero accettato alcun testo che prendesse di mira settori specifici, compreso quello dei combustibili fossili. Altri Paesi &#8220;lavorano&#8221; dietro le quinte. Nel frattempo, però, i rappresentanti di alcuni Paesi stanno già andando via. “In questo modo <strong>si rischia di non raggiunge il quorum</strong> per poter trovare l’accordo” spiega il <em>think tank</em> Ecco, secondo cui “l’Unione europea sta spingendo per trovare un’intesa insieme ai Paesi più vulnerabili e a quelli più progressisti”. Anche la <strong>Cina</strong> è dentro (e sui finanziamenti contribuirà, anche se volontariamente).</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>La proposta di mediazione &#8220;fuori tempo&#8221; &#8211;</strong></span> Nel testo non ufficiale circolato sabato pomeriggio, dunque, la cifra di cui si fanno carico i Paesi sviluppati per arrivare a <strong>1,3 trilioni</strong> mobilitati al 2035 è passata da<strong> 250 a 300 miliardi </strong>di dollari all’anno. <strong>Giappone</strong>, <strong>Svizzera</strong> e <strong>Nuova</strong> <strong>Zelanda</strong> si sono opposti fino alla fine. In realtà, diversi paesi donatori sono arrivati alla Cop senza un mandato per superare i 300 miliardi di dollari, mentre il <strong>gruppo G77</strong> e la Cina (che oggi rappresenta in realtà <strong>134 Paesi</strong>) hanno spinto per arrivare ad almeno <strong>500 miliardi</strong> di dollari. Oltre <strong>300 ong</strong> hanno invitato il gruppo negoziale a non accettare meno fondi. Anche perché si parla sempre di flussi non esclusivamente &#8220;forniti&#8221; dai Paesi industrializzati, così come avrebbero voluto i Paesi in via di sviluppo, ma &#8220;mobilitati&#8221; e, quindi, frutto di fondi pubblici, privati, banche multilaterali di sviluppo. Durante il tavolo di negoziazione, però, il gruppo dei Paesi meno sviluppati (<em>Least developed countries</em>, Ldc) e dei piccoli stati insulari (<em>Sids</em>), quasi 60 paesi tra i più poveri al mondo, hanno tenuto il punto. Hanno segnalato di non essere stati consultati prima dell’invio della proposta (e non è la prima volta che accade storicamente) e che, nel testo, non si tengono affatto in considerazione le loro istanze, ossia <strong>39 miliardi di dollari</strong> ai Sids (Piccoli stati insulari in via di sviluppo) e almeno<strong> 220 miliardi di dollari</strong> per i Paesi meno sviluppati. Hanno così chiesto di <strong>sospendere</strong> la sezione.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>L’adattamento e la qualità della finanza &#8211; </strong></span>Nella proposta, però, si chiarisce che la leadership in materia finanziaria dovrebbe essere assunta dai paesi sviluppati e si chiede di triplicare entro il 2035 (rispetto a quanto mobilitato nel 2023) i f<strong>inanziamenti pubblici</strong> per l’adattamento. Un punto molto importante per l’Alleanza di piccoli Stati insulari (Aosis) e per i Paesi meno sviluppati (Ldc). Allo stesso modo, se ci sono poche possibilità che si arrivi alla cifra richiesta dal Gruppo77 più Cina (500 miliardi), un accordo potrebbe essere preso sulla base di una<strong> migliore qualità dei finanziamenti</strong>. Nella bozza circolata sabato pomeriggio, però, è chiara la necessità di sovvenzioni, di un accesso facile ed equo in tutte le aree geografiche, ma non c’è nessuna richiesta esplicita. E i Paesi sviluppati non sono i soli a finanziare attraverso <strong>prestiti</strong>. Basti pensare che la Cina fornisce la maggior parte della sua cooperazione sotto forma di prestiti, sui quali i paesi in via di sviluppo pagano attualmente <strong>più di 300 miliardi di dollari all’anno solo di interessi</strong>. Restano, inoltre, molte lacune sui fondi per le perdite e i danni provocati dai <strong>cambiamenti climatici</strong>.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/cop29-clima-battaglia-trovare-accordo-rischi/7778726/">Cop29 sul clima, tra chi punta i piedi sul fossile ai contentini sui fondi: la battaglia per trovare un accordo (che rischia di saltare)</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  8. Coppa Davis, l’Italia è finale: Australia battuta. Sinner una sentenza, Berrettini un lottatore: “Sono felicissimo”. Ultimo ostacolo l’Olanda

    Sat, 23 Nov 2024 16:58:32 -0000

    Un anno dopo, il risultato non cambia: Italia batte Australia 2-0. Gli azzurri del tennis sono di nuovo in finale di Coppa Davis. Questa vittoria però ha il sapore del riscatto, soprattutto per Matteo Berrettini: dopo anni di sofferenze, critiche e delusioni, il 28enne romano torna definitivamente protagonista. È lui a vincere il match decisivo, […]

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    <p>Un anno dopo, il risultato non cambia: <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/live-post/2024/11/23/coppa-davis-italia-australia-diretta-semifinale-oggi-berrettini-sinner/7778517/" target="_blank" rel="noopener"><strong>Italia</strong> batte <strong>Australia 2-0</strong></a>. Gli azzurri del tennis sono di nuovo <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/11/26/italia-vince-coppa-davis-sinner-domina-contro-de-minaur-trionfo-del-tennis-azzurro/7365509/" target="_blank" rel="noopener">in <strong>finale</strong> di <strong>Coppa</strong> <strong>Davis</strong></a>. Questa vittoria però ha il sapore del <strong>riscatto</strong>, soprattutto per <strong>Matteo Berrettini</strong>: dopo anni di sofferenze, critiche e delusioni, il 28enne romano torna definitivamente <strong>protagonista</strong>. È lui a vincere il <strong>match decisivo,</strong> quello infinito contro <strong>Thanasi</strong> <strong>Kokkinakis</strong>, che porta l&#8217;Italia in vantaggio per <strong>1 a 0</strong>. Poi ovviamente c&#8217;è <strong>Jannik</strong> <strong>Sinner</strong> che non delude mai: batte <strong>Alex De Minaur</strong> e completa l&#8217;opera. Oggi <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/sinner-berrettini-coppia-dei-sogni-coppa-davis-storia-attesa-amicizia/7777279/" target="_blank" rel="noopener">sono i <strong>due campioni-amici</strong> i trascinatori e i <strong>volti</strong> dell&#8217;Italia di <strong>Davis 2024</strong></a>. Il capitano <strong>Filippo Volandri</strong> ha deciso di affidarsi a loro, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/21/coppa-davis-jannik-sinner-semifinale-berrettini/7777034/" target="_blank" rel="noopener">fin dal doppio decisivo nei quarti contro l&#8217;<strong>Argentina</strong></a>. Insieme hanno portato l&#8217;Italia in finale: adesso di fronte c&#8217;è <strong>l&#8217;Olanda</strong>. L&#8217;ultimo ostacolo per tenere l&#8217;<strong>Insalatiera</strong> in Italia e per firmare uno <strong>storico</strong> <strong>bis</strong>. Dopo <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/17/sinner-torino-missione-dominio-atp-finals-lendl/7771198/">la vittoria di Sinner da numero 1 alle Atp Finals</a>, dopo <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/20/a-malaga-le-azzurre-confermano-il-dominio-italiano-sul-tennis-e-la-billie-jean-king-cup-e-il-sigillo-sulla-stagione-doro-di-jasmine-paolini/7775349/" target="_blank" rel="noopener">lo straordinario successo delle azzurre nella <strong>Billie Jean King Cup</strong></a>, un&#8217;altra Coppa Davis sancirebbe <strong>l&#8217;egemonia</strong> dell&#8217;Italia sul <strong>tennis mondiale</strong>.</p> <p>&#8220;Sono felice, <strong>felicissimo</strong>. È stato un match con tantissime difficoltà. Il primo set avrei potuto vincerlo sei volte, però questo è il tennis. I ragazzi mi hanno tirato su, mi hanno detto che stavo giocando meglio e che se avessi continuato così l’avrei portata a casa e ho continuato a <strong>lottare</strong>&#8220;, le parole di Matteo Berrettini dopo il successo su Kokkinakis. Il romano aveva il dovere di vincere, perché portare la semifinale al <strong>doppio decisivo</strong> avrebbe significato affrontare la coppia <strong>Thompson/Ebden,</strong> la più forte presente a Malaga. &#8220;Quando c&#8217;è una partita del genere, con un avversario che gioca in questo modo, secondo me il tennis è uno degli sport <strong>più belli del mondo</strong>&#8220;, ha detto Berrettini al microfono di <em>Rai Sport</em>. Già, perché il suo match è stato sofferenza, emozioni, amarezza e rinascita.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>Il lottatore Berrettini</strong></span><br /> Berrettini ha battuto Kokkinakis in <strong>rimonta</strong> con il punteggio di<strong> 6-7 (6), 6-3, 7-5</strong> in <strong>due ore e 46 minuti di gioco</strong>, una durata solitamente di un match di un torneo Slam. Una partita durissima, che sembrava aver preso la via dell&#8217;Australia dopo il primo parziale: Berrettini aveva sprecato tre set point, di cui due consecutivi nel tie-break. L&#8217;azzurro però non si è abbattuto e non ha mollato, mantenendo la <strong>fiducia</strong> nel suo gioco che lo ha premiato con la <strong>vittoria</strong> del secondo set. Nel parziale decisivo, Kokkinakis è rimasto aggrappato all&#8217;incontro anche grazie a colpi incredibili spesso dettati dalla disperazione. Di nuovo, però, Berrettini ha mantenuto la <strong>calma</strong> e la <strong>forza</strong> necessarie per imporsi, sfruttando il calo dell&#8217;australiano ormai esausto. Soprattutto, il romano ha servito magistralmente per tutta la partita: <strong>14 ace</strong> e il <strong>74% di prime</strong> in campo. Infatti, ha concesso appena <strong>un break</strong> in quasi tre ore di lotta. Una solidità fondamentale, in particolare su una <strong>superficie</strong> <strong>rapida</strong> come quella di Malaga.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>La sentenza Sinner</strong></span><br /> Come Kokkinakis, anche <strong>De Minaur</strong> ha lottato alla <strong>morte</strong> per tentare di regalare all&#8217;Australia <strong>un&#8217;impresa</strong>. Si è scontrato però contro il <strong>solito</strong> <strong>Sinner</strong>, semplicemente <strong>implacabile</strong>. L&#8217;ennesima prova da <strong>numero 1</strong> al mondo: l&#8217;altoatesino non perde <strong>un set</strong> in un match Atp dallo <strong>scorso 6 ottobre</strong>, più in generale non perde una partita dalla finale di Pechino del <strong>2 ottobre</strong>. Da <strong>Shanghai</strong> a <strong>Malaga</strong>, passando per <strong>Torino</strong>, è diventato praticamente <strong>ingiocabile</strong>. Ha vinto il primo set 6-3, nonostante De Minaur avesse capitalizzato l&#8217;unica palla break avuta a disposizione. Ha vinto il secondo 6-4, sfruttando l&#8217;occasione arrivata nel momento decisivo, ormai in chiaro stile Sinner. È la macchina da guerra di questa Italia, <strong>una sentenza</strong>. De Minaur che <strong>spacca la racchetta</strong> sul <strong>match point</strong> è la fotografia di quanto sia diventato <strong>frustrante</strong> giocare contro l&#8217;altoatesino: ha fatto il <strong>massimo</strong>, ma ha perso in due set senza avere di fatto nessuna possibilità di vincere.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>L&#8217;Italia in finale</strong></span><br /> &#8220;È sempre dura, non c&#8217;è <strong>nulla</strong> <strong>di scontato</strong>. Oggi ha dato una mano importante Berrettini vincendo il suo <strong>singolare</strong>&#8220;, ha subito ricordato Sinner a fine partita, felice di essere in finale evitandosi il doppio e un altro <strong><em>tour de force</em></strong>. Le energie, dopo una stagione vittoriosa e interminabile, sono quasi finite. E l&#8217;Olanda ha avuto un giorno in più di riposo. Quindi aver vinto con i due singolari è importante anche in chiave finale. &#8220;Sono questi i momenti per cui mi <strong>alleno</strong>. Oggi era una partita <strong>molto difficile</strong> e molto dura ma siamo tutti molto contenti di essere di nuovo in finale&#8221;, ha commentato Sinner. Che ha ricordato il lavoro di tutti: &#8220;Non ci siamo solo io e Berrettini, c&#8217;è tutta la squadra e un <strong>grandissimo</strong> <strong>staff</strong> dietro che dà il 100%. Domani nessuno sa cosa capiterà. La cosa certa è che non vediamo l’ora di scendere di nuovo in campo e <strong>dare il 100%</strong>&#8220;. Perché l&#8217;Italia è a un passo dallo scrivere l&#8217;ennesima pagina di storia.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/coppa-davis-italia-finale-australia-sinner-sentenza-berrettini-lottatore-felicissimo-ultimo-ostacolo-olanda/7778677/">Coppa Davis, l&#8217;Italia è finale: Australia battuta. Sinner una sentenza, Berrettini un lottatore: &#8220;Sono felicissimo&#8221;. Ultimo ostacolo l&#8217;Olanda</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  9. Roma, in migliaia partecipano al corteo di ‘Non Una di Meno’. Bruciata una foto di Valditara davanti al ministero dell’Istruzione

    Sat, 23 Nov 2024 16:52:37 -0000

    Contro il patriarcato. Contro i troppi femminicidi, le troppe violenze. La ‘marea transfemminista’ torna a sfilare per le strade di Roma verso il 25 novembre, la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Al grido “Disarmiamo il patriarcato”, sono già in migliaia al concentramento a Piramide. A un anno dal femminicidio di Giulia […]

    L'articolo Roma, in migliaia partecipano al corteo di ‘Non Una di Meno’. Bruciata una foto di Valditara davanti al ministero dell’Istruzione proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <div class="card-body"> <p class="card-text fs-6">Contro il patriarcato. Contro i troppi <strong>femminicidi</strong>, le troppe violenze. La &#8216;marea transfemminista&#8217; torna a sfilare per le strade di Roma verso il 25 novembre, la Giornata internazionale per l&#8217;eliminazione della violenza contro le donne. Al grido &#8220;Disarmiamo il patriarcato&#8221;, sono già in migliaia al concentramento a Piramide. A un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin &#8220;altri 106 nomi, rimasti anonimi, si sono aggiunti. L&#8217;assassino, il violento, l&#8217;abusante sono figli della nostra società e hanno quasi sempre le chiavi di casa&#8221;, affermano le promotrici.</p> <p>Una foto del ministro dell&#8217;Istruzione <strong>Giuseppe Valditara</strong> è stata bruciata davanti al ministero dell&#8217;Istruzione prima dell&#8217;inizio del corteo contro la violenza sulle donne a Roma. &#8220;Prima di raggiungere la piazza contro la violenza di genere bruciamo il ministro Valditara&#8221; si legge in una storia pubblicata su Instagram dal movimento femminista &#8216;Aracne&#8217; e dai collettivi. Su un manifesto gli attivisti hanno poi scritto: &#8220;104 morti di Stato. Non è l&#8217;immigrazione ma la vostra educazione&#8221;</p> </div> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/roma-in-migliaia-partecipano-al-corteo-di-non-una-di-meno-bruciata-una-foto-di-valditara-davanti-al-ministero-dellistruzione/7778714/">Roma, in migliaia partecipano al corteo di &#8216;Non Una di Meno&#8217;. Bruciata una foto di Valditara davanti al ministero dell&#8217;Istruzione</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  10. Toninelli: “Il M5s è già finito comunque vada la costituente, meglio morire gloriosamente che vivere nell’agonia”. E attacca Conte e Taverna

    Sat, 23 Nov 2024 16:29:00 -0000

    “Il M5s è già finito comunque vada l’assemblea costituente. Dopo Nova il Movimento non esisterà più ed è molto meglio così, perché lascerà un vuoto, creerà dolore e diventerà storia, un qualcosa da ricordare, un passato da studiare. È molto meglio morire gloriosamente e dignitosamente che vivere indegnamente e nella sofferenza per i tradimenti. Oggi […]

    L'articolo Toninelli: “Il M5s è già finito comunque vada la costituente, meglio morire gloriosamente che vivere nell’agonia”. E attacca Conte e Taverna proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>&#8220;<strong>Il M5s è già finito comunque vada l&#8217;assemblea costituente.</strong> Dopo Nova il Movimento non esisterà più ed è molto meglio così, perché <strong>lascerà un vuoto, creerà dolore e diventerà storia</strong>, un qualcosa da ricordare, un passato da studiare. <strong>È molto meglio morire gloriosamente </strong>e dignitosamente <strong>che vivere indegnamente e nella sofferenza per i tradimenti.</strong> Oggi non si può più andare avanti così,<strong> Giuseppe Conte</strong> è una brava persona ma non ha mai avuto le caratteristiche del M5s. <strong>Si faccia il suo partito con 15 mandati</strong>, con la possibilità di nominare chi vuole, di andare in tv, di essere <strong>amico di Bettini, del Pd, di D&#8217;Alema e di Prodi</strong>&#8220;. È &#8220;il bacio della morte&#8221; di <strong>Danilo Toninelli</strong>, ex ministro dei Trasporti e tra i più critici dissidenti del M5s. L&#8217;ex parlamentare pentastellato ha una sua rubrica quotidiana su <strong>Radio Cusano Campus</strong>, &#8220;Controinformazione&#8221;, dove costantemente, come nelle sue dirette social, non fa mistero delle sue posizioni antitetiche alla nuova dirigenza del M5s e naturalmente a Conte.</p> <p>&#8220;Questa assemblea costituente &#8211; accusa Toninelli &#8211;<strong> è il festival di Conte e la convention del suo movimento progressista</strong>, che non serve a niente ai fini del cambiamento del M5s e dell&#8217;Italia, serve solo ad attirare un po&#8217; di attenzione su Conte. Gli iscritti del M5s ad agosto erano 170mila e quasi metà sono stati falcidiati perché più sono gli iscritti, maggiore è la difficoltà di raggiungere il quorum. Chi ha architettato questo percorso ha tanta tanta tanta paura.<strong> Io non odio Conte e la Taverna, sono loro che mi odiano insieme ai loro tifosi e mandanti</strong>&#8220;.</p> <p>Toninelli dichiara poi di aver votato per il mantenimento dei due mandati, ma di essersi astenuto sui quesiti relativi allo statuto perché votabili solo in blocco. E accusa Conte, Paola Taverna e la nuova dirigenza di parlare solo attraverso i giornali, proprio come tutti i politici di professione un tempo invisi al Movimento: &#8220;<strong>Io invece faccio tante dirette dove metto la faccia e dialogo con la gente che mi manda</strong> a fanculo. Io però cerco di circostanziare le mie opinioni. Loro invece rilasciano interviste solo sui giornali cartacei, dimostrando una grande debolezza, una grande involuzione e una grandissima paura di non raggiungere il quorum all&#8217;assemblea costituente&#8221;.<br /> E rincara: &#8220;Ma ragazzi, dopo le sconfitte elettorali, avete pure perso la vostra iniziativa di impossessarvi del M5s. <strong>Andatevene a casa.</strong> È una dirigenza che ha fallito su tutti i fronti, cosa altro deve accadere? Mai nella storia della politica italiana si è vista una situazione del genere. Quando si perde da tutti i punti di vista, se ne deve prendere atto e fare un passo indietro&#8221;.</p> <p>Toninelli aggiunge che <strong>Grillo</strong> e <strong>Conte</strong> sono paragonabili rispettivamente a <strong>Di Battista</strong> e a <strong>Di Maio</strong>: due personalità contrapposte che però, nel condividere valori e obiettivi comuni, riuscivano a convivere nel M5s. E punta il dito contro il leader del M5s: &#8220;Conte ha cambiato l&#8217;idea sui contratti di governo, ha voluto mettere il partito all&#8217;interno di un&#8217;appartenenza di centro-sinistra, <strong>non gli piace la democrazia diretta</strong> e quindi è nato lo scontro con Grillo. E quando Beppe ha chiesto a Conte delle delucidazioni, lui tecnicamente l&#8217;ha mandato a fare in culo, non ha mai risposto alle domande circostanziate di Grillo ed è normale che la rottura sia stata definitiva&#8221;.<br /> E conclude: &#8220;Il M5s deve ripartire da zero, noi vecchi militanti non serviamo più a niente se non a dare una mano, siamo ormai tornati alle nostre vecchie vite. Il M5s non va riorganizzato, non si può pensare a rimettere insieme qualche cosa perché sarebbe una copia di un passato che non c&#8217;è più, abbiamo già dato quello che potevamo dare. Il Movimento non può più andare avanti così: <strong>meglio una sofferenza limitata che si può trasformare in speranza piuttosto che un&#8217;agonia costante</strong> e continua che ti porta a votare il meno peggio&#8221;.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/toninelli-il-m5s-e-gia-finito-comunque-vada-la-costituente-meglio-morire-gloriosamente-che-vivere-nellagonia-e-attacca-conte-e-taverna/7778674/">Toninelli: &#8220;Il M5s è già finito comunque vada la costituente, meglio morire gloriosamente che vivere nell&#8217;agonia&#8221;. E attacca Conte e Taverna</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  11. Salvini “scopre” il problema degli stipendi: “Difficile assumere ingegneri al Mit, come prima paga prendono 1600 euro al mese”

    Sat, 23 Nov 2024 16:27:41 -0000

    Il problema degli stipendi troppo bassi “colpisce” anche il ministro dei trasporti e vicepremier Matteo Salvini. Intervenendo all’assemblea Confartigianato-Trasporti, dove lamentano la difficoltà a trovare autisti, Salvini, rivolgendosi al presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani e al presidente di Confartigianato Marco Granelli, ha commentato: “Se è difficile per voi assumere autisti che arrivano a guadagnare […]

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    <p>Il problema degli stipendi troppo bassi &#8220;colpisce&#8221; anche il ministro dei trasporti e vicepremier <strong>Matteo</strong> <strong>Salvini</strong>. Intervenendo all&#8217;assemblea Confartigianato-Trasporti, dove lamentano la difficoltà a trovare autisti, Salvini, rivolgendosi al presidente di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani e al presidente di Confartigianato Marco Granelli, ha commentato: &#8220;Se è difficile per voi assumere autisti che arrivano a guadagnare 2.500, 3.000 euro al mese, pensate quanto è difficile per noi, al Mit, assumere un ingegnere che di stipendio prende 1.600 euro&#8221;. Insomma, trovare un ingegnere è <strong>diventato difficile anche per la pubblica amministrazione</strong>.</p> <p>&#8220;Abbiamo fatto un concorso alla motorizzazione &#8211; ha raccontato Salvini &#8211; e non siamo riusciti ad avere abbastanza domanda, perché oggi un ingegnere neo-assunto a Roma alla motorizzazione o al ministero prende 1.600 euro al mese e se non hai la casa di proprietà, o occupi la casa degli altri come ha fatto qualcuno che sta in Europarlamento, o non ce la fai. Stessa cosa a Milano, chi fa più fatica a trovare ingegneri è la motorizzazione del Nord-Ovest&#8221;.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/salvini-scopre-il-problema-degli-stipendi-difficile-assumere-ingegneri-al-mit-come-prima-paga-prendono-1600-euro-al-mese/7778695/">Salvini &#8220;scopre&#8221; il problema degli stipendi: &#8220;Difficile assumere ingegneri al Mit, come prima paga prendono 1600 euro al mese&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  12. M5S, Conte contestato al grido di “Trasparenza, onestà”. Lui dal palco: “Dibattito aperto a tutti, dissenso fisiologico”

    Sat, 23 Nov 2024 16:02:12 -0000

    In apertura di ‘Nova’ al palazzo del Congressi a Roma, appena dopo che il presidente pentastellato Giuseppe Conte, una quindicina di ragazzi, sono entrati in sala al grido di ‘onestà’ e ‘trasparenza’. Mentre la platea di militanti ed iscritti 5 Stelle critica aspramente “l’irruzione” dei contestatori, Conte dal palco ammette: “lo avevamo previsto”. I manifestanti […]

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    <p>In apertura di ‘<strong>Nova</strong>’ al palazzo del Congressi a Roma, appena dopo che il presidente pentastellato <strong>Giuseppe</strong> <strong>Conte</strong>, una quindicina di ragazzi, sono entrati in sala al grido di ‘onestà’ e ‘trasparenza’. Mentre la platea di militanti ed iscritti 5 Stelle critica aspramente “l’irruzione” dei contestatori, Conte dal palco ammette: “lo avevamo previsto”. I manifestanti hanno urlato “non abbiamo bisogno di un leader, il <strong>Movimento 5 Stelle</strong> siamo noi” ed hanno criticato le modalità di partecipazione all’assemblea ed anche i lavori preparatori della stessa. Contestato anche <strong>Rocco Casalino</strong>.</p> <p>&#8220;Sapevamo che sarebbero arrivati, lo avevano annunciato su Facebook. Non ci siamo scomposti&#8221;. Così dal Movimento 5 stelle commentano l&#8217;irruzione dei contestatori all&#8217;Assemblea costituente della creatura pentastellata in corso di svolgimento al Palazzo dei Congressi, a Roma. &#8220;Questo &#8211; sottolineano ancora da Campo Marzio &#8211; è uno spazio di confronto, dispiace perché queste modalità sono agli antipodi del M5s&#8221;.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/m5s-conte-contestato-al-grido-di-trasparenza-onesta-lui-dal-palco-dibattito-aperto-a-tutti-dissenso-fisiologico/7778629/">M5S, Conte contestato al grido di &#8220;Trasparenza, onestà&#8221;. Lui dal palco: &#8220;Dibattito aperto a tutti, dissenso fisiologico&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  13. Una flebo per smaltire la sbornia in 40 minuti o per dimagrire: è boom degli IV Drips. Il dottor Turner: “Le somministriamo anche agli invitati dei matrimoni per riprendersi”

    Sat, 23 Nov 2024 15:48:31 -0000

    Il costo del trattamento va da 150 euro fino a qualche migliaio per una flebo studiata su misura. Tra i mix più costosi sicuramente ci sarà il quello chiamato “Magic Markle” che sarebbe stato il preferito di Meghan Markle

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    <p>E se il cocktail di vitamine rigeneranti anziché scioglierlo in un bicchiere e poi berlo, venisse iniettato direttamente in vena? I <strong>IV Drips, le flebo</strong>, sono diventati una ossessione a Londra dove i punti di somministrazione temporanei ed il <strong>servizio a domicilio</strong> promettono di restituire freschezza, energia e vigore attraverso <strong>sacchetti di soluzioni liquide da iniettare in quantità. </strong>Il trattamento, che a suo tempo venne ampiamente promosso da <strong>Gwyneth Paltrow</strong>, madrina dei Drips statunitensi, oggi ha raggiunto un pubblico di fruitori molto più esteso, uscendo dai luoghi esclusivi delle celebrities per le quali, ormai, <strong>iniettarsi la soluzione “Glow” per “splendere” ringiovaniti e radiosi prima di sfilare sui red carpet</strong> è una abitudine diffusa.</p> <p>Oggi a <strong>Londra</strong>, la combinazione più gettonata in assoluto è quella cosiddetta Hangover, ovvero<strong> il dopo sbornia</strong>. Che gli inglesi abbiano una particolare predilezione per gli alcolici alle feste non è una novità, ma adesso, chi vuole fare un investimento economico può prendere una scorciatoia. Dopo una serat<strong>a “ad alto tasso alcolemico&#8221;</strong> pare si possa recuperare velocemente l’effetto dei bicchieri di troppo grazie ad una flebo ad hoc che, in qualche ora, promette di restituire lucidità, turgore ed energia.<strong> Effect Doctors</strong> è un centro medico specializzato che<strong> realizza cocktail su misura previo check up specifico</strong>, ma soprattutto è il centro che lo scorso anno ha allestito il suo “angolo” nel famoso festival musicale di Glastonbury iniettando Drips Hangover ad almeno 700 persone che, <strong>dopo i concerti</strong>, si sono comprate un recupero record.</p> <p>William Turner, Medical director di questo centro esclusivo che ha sede a Soho, ci ha spiegato che la pratica nacque un pò di anni fa come<strong> “Deluxe Recovery”</strong>, ovvero un trattamento di lusso per recuperare benessere. Senza fare troppa fatica, ma semplicemente mettendo mano al portafogli, verrebbe da aggiungere.<br /> <strong>“Chi viaggia lo richiede per superare l’effetto del jet leg”</strong> dopo le lunghe trasvolate oceaniche, i vip commissionano il mix più indicato per “tirarsi su il morale” grazie ad infusioni che combinano integratori e sostanze come la carnitina, oppure “<strong>per dimagrire, contrastare i mali di stagione, sostenere il sistema immunitario o recuperare energia in un momento di stanchezza”</strong>. La crescita della domanda oggi ha portato ad un arricchimento dell’offerta con menu di IV Drips sempre più ricco. Addirittura, a Londra esiste un nuovo complesso abitativo molto lussuoso a Chelsea dove Effect Doctors ha <strong>un filo diretto con il portiere che, su richiesta dei condomini, manda un team a domicilio con il cocktail richiesto e su misura.</strong></p> <p>Il dottor Turner ci ha anche spiegato che tra i loro clienti figurano i wedding planner. “Prossimamente <strong>andremo a somministrare le nostre flebo agli ospiti di un grande matrimoni</strong>o che offrirà agli invitati (circa un centinaio) una soluzione intravenosa per il post festa”. <strong>Basteranno 40 minuti di pazienza e l’iniezione di micronutrienti promette un rapido recupero dalla sbornia</strong> e dagli eccessi calorici del pranzo nuziale. Lo stesso servizio viene offerto anche negli alberghi più esclusivi, quelli frequentati dalle celebrities di passaggio in città. Basta rivolgersi al concierge. <strong>Miley Cyrus, Cara Delevingne e Chrissy Teigen s</strong>ono tra le star che non hanno mai fatto mistero della loro scelta di fare ricorso alle flebo pubblicandone le foto sui loro profili social.</p> <p>Per tutti gli altri, nascono come funghi, e talvolta altrettanto velocemente spariscono, i <strong>“IV Drips Bar”</strong> per la somministrazione dei cocktail, anche nei centri commerciali come Westfields, uno dei più grandi d’Europa.<strong> Il costo del trattamento va da 150 euro fino a qualche migliaio per una flebo studiata su misura</strong>. Tra i mix più costosi sicuramente ci sarà il quello chiamato “<strong>Magic Markle”</strong> che sarebbe stato il preferito di Meghan, duchessa del Sussex, utile per chi vuole sposare un principe.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/una-flebo-per-smaltire-la-sbornia-in-40-minuti-o-per-dimagrire-e-boom-degli-iv-drips-il-dottor-turner-le-somministriamo-anche-agli-invitati-dei-matrimoni-per-riprendersi/7778669/">Una flebo per smaltire la sbornia in 40 minuti o per dimagrire: è boom degli IV Drips. Il dottor Turner: &#8220;Le somministriamo anche agli invitati dei matrimoni per riprendersi&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  14. Violenza sulle donne, in migliaia al corteo a Roma: “Siamo 150mila. Valditara? Il patriarcato esiste”. Bruciata foto del ministro

    Sat, 23 Nov 2024 15:47:07 -0000

    Contro i femminicidi e contro il patriarcato. Migliaia di persone sono scese in piazza a Roma per il corteo nazionale di Non una di meno partito da piazzale Ostiense. La “marea transfemminista“, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, è tornata a sfilare per le strade della […]

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    <p>Contro i <strong>femminicidi</strong> e contro il <strong>patriarcato</strong>. <strong>Migliaia</strong> di persone sono scese in piazza a <strong>Roma</strong> per il corteo nazionale di <strong>Non una di meno</strong> partito da piazzale Ostiense. La &#8220;<strong>marea transfemminista</strong>&#8220;, in occasione della giornata internazionale per l&#8217;eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre, è tornata a sfilare per le strade della Capitale ribadendo un concetto chiaro scritto nero su bianco su uno striscione in testa al corteo: &#8220;Disarmiamo il patriarcato&#8221;. &#8220;Siamo 150mila&#8221;, hanno detto le organizzatrici al megafono durante la marcia. In testa al corteo hanno sfilato i centri antiviolenza femministi, circondati da cartelli su cui si leggevano slogan come &#8220;siamo rivoluzione&#8221;, oppure &#8220;se il patriarcato non esiste perché continuiamo a morire&#8221;, o, ancora, &#8220;vietare alle donne di lavorare è violenza&#8221;. La manifestazione ha attraversato un pezzo del centro della città per terminare infine a Piazza Vittorio Emanuele II. Ma al corteo è stato impedito di passare davanti alla sede dei Pro Vita, facendo montare la rabbia di alcuni partecipanti &#8220;Vergogna, fateci passare&#8221;, hanno protestato con la polizia che ha blindato la strada, schierando anche gli idranti, dove si trova la sede dell’associazione antiabortista. &#8220;Le sedi dei pro Vita si chiudono col fuoco ma con i Pro Vita dentro altrimenti è troppo poco. Manco rispondete quando chiamiamo il 1522 e voi chiudete una strada sui pro vita chiudere&#8221;, hanno gridato alcuni manifestanti molto giovani.</p> <p>Dalla piazza è arrivato forte il messaggio rivolto al ministro Valditara che pochi giorni fa, collegandosi alla presentazione della Fondazione dedicata a <strong>Giulia</strong> <strong>Cecchettin</strong>, <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/18/fondazione-cecchettin-valditara-lotta-al-patriarcato-e-visione-ideologica-piu-violenze-sessuali-anche-per-immigrazione-illegale/7771968/">ha parlato della lotta al patriarcato come di una &#8220;visione ideologica&#8221;.</a> &#8220;Il<strong> patriarcato esiste</strong> e lo vediamo anche nei numeri. 106 femminicidi in un anno che sono soltanto la punta di un iceberg di una violenza che si perpetua nei posti di lavoro, nelle scuole, in ogni ambito della nostra esistenza&#8221;, hanno dichiarato le attiviste in un punto stampa. &#8220;Le parole del ministro Valditara confermano <strong>l’urgenza di scendere in piazza</strong>. Il <strong>patriarcato esiste</strong>, non è ideologia e il razzismo istituzionale non è la risposta. L’assassino, il violento, l&#8217;abusante sono <strong>figli della nostra società</strong> e hanno quasi sempre le chiavi di casa&#8221;, hanno proseguito. &#8220;Se vogliamo stare sui dati è interessante vedere che più dell’80% delle persone che commettono violenza sono partner o ex partner. Questo ci dice che non conta la nazionalità ma la relazione che le donne instaurano con gli uomini e il senso di possesso che gli uomini hanno sulle donne che considerano proprie e questo è vero a ogni latitudine e in ogni parte del mondo&#8221;, ha insistito ancora Carlotta, attivista di Non una di meno, sottolineando che &#8220;la violenza è trasversale&#8221;. La violenza sulle donne, hanno detto ancora le attiviste, &#8220;non è un&#8217;emergenza&#8221;, ma, purtroppo, &#8220;una <strong>dimensione strutturale</strong> che ogni anno ripete gli stessi numeri e le stesse modalità a fronte di una carenza di fondi per i centri antiviolenza e per le politiche a sostegno delle donne vittime di violenza. E quindi siamo in piazza per ribadire che c&#8217;è una guerra sui nostri corpi &#8211; e c&#8217;è una guerra globale &#8211; in cui i governi cercano di rafforzare costantemente la famiglia patriarcale e il razzismo contro le donne”. Il femminicidio, ha proseguito ancora Carlotta, &#8220;è solo la punta dell&#8217;iceberg che riguarda molestie sul posto di lavoro, discriminazioni nelle scuole&#8221; e altre forme di violenza che portano &#8220;più di 20mila donne ogni anno a rivolgersi ai centri antiviolenza&#8221;.</p> <p>Prima dell&#8217;inizio del corteo la protesta contro Valditara è andata in scena anche davanti al ministero dell&#8217;Istruzione dove alcune attiviste del movimento &#8220;Aracne&#8221; hanno <strong>bruciato una foto del ministro</strong>, pubblicando il gesto su una storia Instagram, al grido di &#8220;Valditara pezzo di m****&#8221;.</p> <p>Durante il corteo erano <strong>previste anche delle azioni dimostrative delle attiviste</strong>: la prima ha visto diverse giovani incappucciate con passamontagna ricoperti di lustrini, volendo replicare il gesto della studentessa iraniana, Ahoo Daryaei, che si è spogliata davanti all’università a Teheran per protestare contro l’imposizione del velo. “Siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce”, lo slogan con cui hanno aperto la performance che si è conclusa con le donne che si sono tolte le maglie e sul finale hanno tirato giù lo striscione (con scritto &#8216;il corpo è mio, decido io&#8217;) che le copriva, mostrandosi a seno nudo. Davanti al Colosseo, invece, le donne e gli uomini in corteo hanno esposto un lungo striscione fucsia con <strong>i nomi delle 106 vittime di femminicidio</strong>, lesbicidio e transicidio. &#8220;Mi hanno chiesto come si può ballare con 106 vittime dall’inizio dell’anno e io rispondo perché queste donne sono state uccise proprio perché volevano ballare, perché volevano essere loro stesse&#8221;, ha detto una delle organizzatrici della manifestazione al megafono mentre alcuni fumogeni viola e fucsia venivano accesi davanti al monumento. Sotto la <strong>sede Fao</strong> di viale Aventino, invece, le attiviste hanno organizzato un flash mob per le donne palestinesi. &#8220;Non esisterà la liberazione delle donne senza la liberazione della Palestina. Agitate le chiavi per le donne palestinesi. Queste chiavi che rappresentano l’oppressione e la distruzione delle loro case&#8221;, hanno detto dal microfono. &#8220;Agitiamo le chiavi come simbolo di autodifesa e rivolta. Contro la guerra, l’oppressione e razzismo. Non c&#8217;è resistenza senza liberazione dal patriarcato. E Noi lo sappiamo da che parte stare: <strong>Palestina libera, dal fiume fino al mare</strong>&#8220;.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/violenza-sulle-donne-in-migliaia-al-corteo-di-non-una-di-meno-valditara-il-patriarcato-esiste-razzismo-istituzionale-non-e-la-risposta/7778648/">Violenza sulle donne, in migliaia al corteo a Roma: &#8220;Siamo 150mila. Valditara? Il patriarcato esiste&#8221;. Bruciata foto del ministro</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  15. Al via il Torino Film Festival: si inizia con Eden, lo sgangherato survival movie di Ron Howard con Jude Law sdentato e completamente nudo

    Sat, 23 Nov 2024 15:39:39 -0000

    La storia sui generis e avventurosa del dottore tedesco Friedrich Ritter (nel film Jude Law senza denti e con il pene di fuori) e di sua moglie Dora affetta da sclerosi multipla (Vanessa Kirby) fuggitivi nel 1929 a Floreana, isola deserta nell’arcipelago darwiniano delle Galapagos nel Pacifico, è accaduta per davvero

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    <p>I film cattivi bisogna saperli fare. E un bravo ragazzo come <strong>Ron Howard</strong> non è figura adatta per lo scopo. Prendete il c<strong>aotico, sgangherato guazzabuglio di <em>Eden</em></strong> – film che apre il <strong>42esimo Torino Film Festival</strong> diretto da <strong>Giulio Base</strong> – e capirete di cosa stiamo parlando. Doveva essere un survival movie che gira attorno all’hobbesiano homo homini lupus ma è una affastellata conta di dissennati caratteri umani e cani lupo idrofobi. L’occasione era davvero ghiotta. Perché la storia sui generis e avventurosa del dottore tedesco Friedrich Ritter (nel film <strong>Jude Law senza denti e con il pene di fuori</strong>) e di sua moglie <strong>Dora</strong> <strong>affetta da sclerosi multipla</strong> (Vanessa Kirby) fuggitivi nel 1929 a Floreana, isola deserta nell’arcipelago darwiniano delle Galapagos nel Pacifico, è accaduta per davvero.</p> <p>Come per davvero nel 1931 a disturbare i due in apparente pace con asinello e galline, è arrivata un’altra coppia di tedeschi: il ragionierino tuttofare Wittmer (Daniel Bruhl) con <strong>la giovanissima moglie in seconde nozze e incinta</strong>, Margret (Sydney Sweeney), più figliolo tubercoloso. Del resto le gesta atipiche e selvagge di Ritter sono finite sui rotocalchi d’epoca facendo grosso eco tra i lettori. Anche perché il dottore, sudato e piegato di continuo su una macchina da scrivere nel comporre una nuova filosofia radicale alla Nietzsche che salverà l’umanità, lascia continuamente lettere sul progredire entusiasta del suo pamphlet e della sua vita tra capanne e sanguisughe in una botte sulla spiaggia che regolarmente marinai di passaggio raccolgono e portano in continente.</p> <p>Per questa esposizione mediatica dopo i Wittmer a Floreana si installano pure una affascinante baronessa (Ana de Armas), in realtà libidinosa truffatrice, assieme a tre suoi giovani, nerboruti e inetti servi con i quali si prodiga in <strong>ammucchiate sessuali,</strong> per costruire un hotel di lusso. Ma di acqua, cibo e posto all’ombra non sembra essercene per tutti. Così <strong>la mai realizzata armonia deflagra in un caos violento di omicidi e tradimenti anche tra coniugi.</strong> Capiamoci subito: ipocrisia, doppiezza, cinismo e sadismo individuale per la sopravvivenza non sono emozioni esplorate da Howard e dal co-sceneggiatore Noah Pink. Tanto che dopo nemmeno una mezz&#8217;oretta l’improbabilità dei personaggi non ci permette più di capire chi sia cosa e chi faccia cosa. Ogni carattere in scena zigzaga paurosamente, spesso interpellato da vicino con strambi grandangoli howardiani, tra bene e male, decisione e indecisione, consapevolezza e inconsapevolezza, lasciando addirittura alla de Armas una specie di macchiettistico diritto di cattiveria sul resto del gruppo. Eden è<strong> zeppo di patetiche scene madri, turning point irresoluti che culminano in alcuni momenti di rara bruttezza compositiva</strong> come quella del pranzo offerto dalla baronessa, lunga sequenza drammaturgicamente cringe emblematica per qualificare l’intera opera.</p> <p>Così se Howard non riesce a dare ritmo, tono e direzione alla storia, <strong>a <em>Eden</em> manca anche una solida, sentita presa di regia sugli attori.</strong> Law gigioneggia smargiasso, sdentato e gonfio come un culturista vagando come un hippy su di giri per l’isola; Kirby al minimo sindacale rifà la solita anemica femme fatale dal demenziale accento tedesco; Bruhl, Sweeney e de Armas pullulano la scena come personaggi usciti da una pallida commedia vittoriana da salotto. E visto che al peggio non c’è mai fine, <strong>Howard spiattella dosi di sbudellamento umano e animale casualmente esibizioniste più che funzionali al racconto</strong> adoperando un’altra materia che gli è aliena: il sangue. Insomma, di fronte a tanta incomprensibile grossolanità formale, all’imperdonabile mancanza di un senso generale dell’agire dei personaggi e alla sciagurata incapacità di non riuscire a farci legare ad essi, perfino la terza parte di <em>Triangle of sadness,</em> quella dell’isola deserta, ci farebbe la figura di un film di Bunuel.</p> <p><strong>Un consiglio: non fatevi abbindolare dal solito messaggio politico delle dittature europee luogo da cui fuggire</strong>. Chi scappava dalla cosiddetta civiltà occidentale nel ’29 lo faceva proprio perché era il sistema democratico basato su finanze assassine e diseguaglianze economiche ad essere fallito. Distribuisce 01 per l’Italia, mentre negli Stati Uniti nessun distributore si è fatto avanti.<strong> Dulcis in fundo</strong>: oggi Floreana è un luogo per turisti con un alberghetto gestito dai parenti degli Wittmer.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/al-via-il-torino-film-festival-si-inizia-con-eden-lo-sgangherato-survival-movie-di-ron-howard-con-jude-law-sdentato-e-completamente-nudo/7778663/">Al via il Torino Film Festival: si inizia con Eden, lo sgangherato survival movie di Ron Howard con Jude Law sdentato e completamente nudo</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  16. “Sciopero di Natale: quest’anno non cucino più per la mia famiglia, non mi aiuta mai nessuno. Starò da sola”: lo sfogo di una mamma single divide il web

    Sat, 23 Nov 2024 15:26:06 -0000

    È virale lo sfogo che mamma single britannica ha affidato ad un post pubblicato sul forum online Mumsnet

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    <p><strong>&#8220;Mi rifiuto di cucinare il pranzo di Natale&#8221;.</strong> È questo il titolo che una mamma single britannica ha dato al post che ha pubblicato nei giorni scorsi sul forum online <strong><a href="https://www.mumsnet.com/talk/am_i_being_unreasonable/5203547-refusing-to-cook-christmas-dinner">Mumsnet</a></strong>. Stanca di essere l&#8217;unica a sobbarcarsi il peso dei preparativi natalizi, la donna ha deciso d<strong>i dire &#8220;basta&#8221; alle &#8220;estenuanti faccende di cucina&#8221;</strong> e alle &#8220;pressanti aspettative&#8221; della sua famiglia, lanciando il suo personale <strong>&#8220;sciopero&#8221; di Natale</strong>. E, neanche a dirlo, il suo sfogo accorato ha un acceso il dibattito sulla piattaforma.</p> <p>&#8220;Sono una mamma single e cucino cena e pranzo di Natale per la mia famiglia da anni, ma lo trovo estenuante&#8221;, ha esordito la donna sul forum. &#8220;Faccio praticamente tutto, e dico proprio tutto. L&#8217;anno scorso ero così esausta alla fine che mi sono addormentata sul divano a Santo Stefano con mio figlio di due anni, mentre la più grande <strong>si lamentava e diceva che voleva uscire perché era annoiata&#8221;</strong>.</p> <p>Ma non sono solo i figli a causare stress alla mamma: &#8220;<strong>I miei genitori non danno mai una mano</strong> e chiedono continuamente altro tè&#8221;, si lamenta. &#8220;Mi sembra di sprecare del tempo prezioso che potrei passare col mio piccolino&#8221;.</p> <p>Così, quest&#8217;anno, la donna ha deciso di ribellarsi. &#8220;<strong>Ho detto a tutti che voglio un Natale tranquillo, da sola&#8221;</strong>, ha spiegato. Ma la reazione della sua famiglia l&#8217;ha delusa: &#8220;<strong>Nessuno ha detto &#8216;quest&#8217;anno ti aiuteremo&#8217;</strong>, né si sono offerti di farlo al posto mio e invitarmi. Mamma e papà hanno semplicemente risposto che va bene e si faranno una bistecca. Mia figlia dice che andrà dagli altri nonni&#8221;.</p> <p>La decisione della mamma ha diviso gli utenti di Mumsnet. C&#8217;è chi la critica per il suo &#8220;<strong>egoismo</strong>&#8221; e chi invece la sostiene, comprendendo la sua frustrazione: <strong>&#8220;Meglio da sola che passare le feste a fare la schiava</strong>&#8220;, ha commentato un utente. &#8220;<strong>Goditi il Natale col bimbo</strong>!&#8221;. Altri, invece, si sono chiesti perché la donna sia rimasta delusa dalla reazione della sua famiglia, dato che ha ottenuto ciò che voleva: un Natale tranquillo.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/sciopero-di-natale-questanno-non-cucino-piu-per-la-mia-famiglia-non-mi-aiuta-mai-nessuno-staro-da-sola-lo-sfogo-di-una-mamma-single-divide-il-web/7778657/">&#8220;Sciopero di Natale: quest&#8217;anno non cucino più per la mia famiglia, non mi aiuta mai nessuno. Starò da sola&#8221;: lo sfogo di una mamma single divide il web</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  17. 25enne dichiarato morto per errore, si risveglia pochi istanti prima di essere cremato: “È stato un grande choc, pensavamo fosse un miracolo”. Sospesi tre medici

    Sat, 23 Nov 2024 15:11:53 -0000

    <p>Un uomo di<strong> 25 anni</strong>, sordo e muto, è stato<strong> dichiarato morto per errore dai medici</strong> di un ospedale in India e <strong>si è risvegliato terrorizzato poco prima di essere cremato.</strong> L&#8217;episodio, accaduto a Jhunjhunu, nel Rajasthan, ha scatenato il panico tra i presenti e sollevato seri interrogativi sulla competenza dei medici. Rohitash Kumar, questo il nome dell&#8217;uomo, era stato ricoverato dopo un malore. I medici, dopo averlo visitato,<strong> lo hanno dichiarato morto</strong> e hanno rilasciato il corpo alla famiglia, che lo ha<strong> trasportato al crematorio.</strong></p> <p>Mentre Kumar veniva preparato per la cremazione, ha improvvisamente iniziato a respirare, gettando nello sconforto i presenti: &#8220;<strong>È stato un momento di grande shock&#8221;</strong>, ha raccontato un testimone. &#8220;<strong>Pensavamo fosse un miracolo&#8221;</strong>. il 25enne è stato immediatamente riportato in ospedale, dove è stato ricoverato in terapia intensiva. &#8220;Le sue condizioni sono critiche, ma è stabile&#8221;, hanno dichiarato i medici.</p> <p>Le autorità sanitarie hanno avviato un&#8217;indagine sull&#8217;accaduto e hanno sospeso tre medici coinvolti nel caso, accusandoli di negligenza. &#8220;<strong>Un falso rapporto è stato preparato del post-mortem,</strong> è stato redatto solo su documenti senza che fosse eseguito un controllo sul corpo. Senza un’autopsia, è stato rilasciato un certificato sulla causa del decesso&#8221;, ha dichiarato il collettore distrettuale Ramavatar Meena ricostruendo quanto accaduto.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/25enne-dichiarato-morto-per-errore-si-risveglia-pochi-istanti-prima-di-essere-cremato-e-stato-un-grande-choc-pensavamo-fosse-un-miracolo-sospesi-tre-medici/7778643/">25enne dichiarato morto per errore, si risveglia pochi istanti prima di essere cremato: &#8220;È stato un grande choc, pensavamo fosse un miracolo&#8221;. Sospesi tre medici</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  18. Si sposa due volte senza mai divorziare, la seconda moglie scopre tutto e lo denuncia per bigamia: “Mai avrei immaginato che mi avesse nascosto una cosa del genere”

    Sat, 23 Nov 2024 14:57:00 -0000

    "Chiariremo tutto davanti al tribunale", hanno replicato gli avvocati dell'uomo, uno scienziato che lavora all'università svedese dei Premi Nobel

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    <p>Dietro le pareti del prestigioso Istituto Karolinska in <strong>Svezia</strong>, dove ogni anno si selezionano i<strong> vincitori del Premio Nobel,</strong> si cela una vicenda che sta facendo il giro del web. <strong>Massimiliano Gaetani</strong>, scienziato di origini abruzzesi ma salentino d’adozione, è al centro di un caso giudiziario che lo vede <strong>accusato</strong> <strong>di</strong> <strong>bigamia</strong>. Un’accusa che lo porterà davanti alla giudice del Tribunale di Agrigento, Agata Anna Genna, per un’udienza predibattimentale fissata al 28 aprile 2025.</p> <p>A ricostruire l&#8217;accaduto è <em>Repubblica</em>: Gaetani, originario dell&#8217;Abruzzo ma cresciuto a Maglie, nel Salento, ha un curriculum di tutto rispetto. Dopo il liceo classico, ha spiccato il volo verso Grenoble, Milano e gli Stati Uniti, dove ha ottenuto importanti riconoscimenti nel campo scientifico. Oggi lavora presso il prestigioso Istituto Karolinska di Solna, in Svezia, l&#8217;università che ogni anno seleziona i vincitori del Premio Nobel.</p> <p>Ma il suo passato americano torna a tormentarlo. Nel 2003, infatti, <strong>Gaetani si è sposato a Philadelphia con una donna italiana</strong>. Un matrimonio che, a quanto pare, <strong>non è mai stato annullato.</strong> Sette anni dopo,<strong> lo scienziato ha sposato una donna di Agrigento, senza aver mai sciolto il primo vincolo matrimoniale</strong>. La verità è emersa solo di recente, quando la moglie, una donna siciliana di 53 anni, ha deciso di avviare le pratiche di <strong>divorzio</strong>. Durante la procedura, tra i documenti ufficiali,<strong> è emerso un elemento sorprendente</strong>: un primo matrimonio, celebrato il 1° luglio 2003 a Philadelphia, negli Stati Uniti, con un’altra donna italiana. Un vincolo mai annullato che rende il secondo matrimonio, contratto nel 2010 con la donna agrigentina, <strong>giuridicamente nullo.</strong> Una scoperta sconvolgente, che ha spinto la donna a denunciare Gaetani per bigamia, un reato che in Italia prevede pene comprese tra 1 e 5 anni di reclusione. Per anni, infatti, nessuno ha saputo nulla delle sue prime nozze: “<strong>Non potevo credere ai miei occhi</strong> – ha confidato la donna agrigentina a persone vicine – scoprire che non ero mai stata sua moglie davvero <strong>è stato un colpo tremendo</strong>”.</p> <p>La moglie di Gaetani, che si è costituita parte civile nel processo, si dice<strong> &#8220;sconvolta e delusa</strong>&#8221; dal comportamento del marito. &#8220;<strong>Non avrei mai immaginato che mi avesse nascosto una cosa del genere&#8221;</strong>, ha dichiarato. &#8220;<strong>Chiariremo tutto davanti al tribunale</strong>&#8220;, hanno replicato gli avvocati di Gaetani, Arcangelo Corvaglia e Federico Martella. &#8220;Si è trattato di una leggerezza che non aveva alcuna intenzione di nascondere, Massimiliano <strong>non aveva intenzione di occultare nulla,</strong> e ogni dettaglio sarà spiegato nel corso del processo&#8221;. L&#8217;udienza predibattimentale è fissata per il 28 aprile 2025 presso il Tribunale di Agrigento: la difesa potrebbe optare per riti alternativi come il patteggiamento o il giudizio abbreviato, strategie che potrebbero mitigare le conseguenze legali per lo scienziato.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/si-sposa-due-volte-senza-mai-divorziare-la-seconda-moglie-scopre-tutto-e-lo-denuncia-per-bigamia-mai-avrei-immaginato-che-mi-avesse-nascosto-una-cosa-del-genere/7778620/">Si sposa due volte senza mai divorziare, la seconda moglie scopre tutto e lo denuncia per bigamia: &#8220;Mai avrei immaginato che mi avesse nascosto una cosa del genere&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  19. Conte apre la Costituente M5s, contestatori in platea. Lui: “Siamo aperti al dissenso”. Poi nel pomeriggio l’annuncio: “Raggiunto il quorum”

    Sat, 23 Nov 2024 14:45:40 -0000

    “Abbiamo raggiunto il quorum, è una soddisfazione per tutti”. Le parole di Giuseppe Conte arrivano nel tardo pomeriggio sollevando l’applauso della platea di Nova, in quel momento impegnata ad ascoltare il direttore del Tg di La7, Enrico Mentana. “È la vittoria di chi ha deciso di decidere – continua Conte tra gli applausi – di […]

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    <p>&#8220;Abbiamo raggiunto il quorum, è una soddisfazione per tutti&#8221;. Le parole di <strong>Giuseppe Conte</strong> arrivano nel tardo pomeriggio sollevando l&#8217;applauso della platea di <strong>Nova, </strong>in quel momento impegnata ad ascoltare il direttore del Tg di La7, Enrico Mentana. &#8220;È la vittoria di chi ha deciso di decidere &#8211; continua Conte tra gli applausi &#8211; di impegnarsi per definire il futuro del M5s, a prescindere dagli orientamenti di voto&#8221;. E conclude: &#8220;Continuiamo a votare per decidere sulle nostre battaglie&#8221;. Per l&#8217;ex premier, dunque, il primo scoglio è superato, al netto di quelli che saranno i risultati. Ed è uno scoglio che lo porta automaticamente a esorcizzare il fantasma di <strong>Beppe Grillo</strong>, aleggiato poche ore prima, proprio all&#8217;apertura dei lavori. &#8220;Quando la stragrande maggioranza degli italiani non va a votare, il <strong>Movimento 5 stelle</strong> non può rimanere indifferente. Da qui è nato il nostro <strong>processo costituente</strong>&#8220;. Così Conte aveva aperto in mattinata la kermesse del Movimento tra i tanti parlamentari M5s presenti all’evento, tra i quali i capigruppo al Senato e alla Camera <strong>Stefano Patuanelli</strong> e<strong> Francesco Silvestri</strong> e l&#8217;ex presidente della Camera <strong>Roberto Fico</strong>.</p> <p><strong><span style="color: #8c0404;">La contestazione &#8211;</span></strong> L&#8217;apertura, dunque, che ha portato anche <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/m5s-conte-contestato-al-grido-di-trasparenza-onesta-lui-dal-palco-dibattito-aperto-a-tutti-dissenso-fisiologico/7778629/">un momento di </a><strong><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/m5s-conte-contestato-al-grido-di-trasparenza-onesta-lui-dal-palco-dibattito-aperto-a-tutti-dissenso-fisiologico/7778629/">contestazione</a>: </strong>un gruppo di circa venti persone ha interrotto l’intervento iniziale di Conte. In coro hanno urlato &#8220;dimissioni&#8221; e &#8220;siete come il Pd&#8221;. Indossavano una maglia con i volti di <strong>Beppe Grillo</strong> e <strong>Gianroberto Casaleggio</strong>. &#8220;Avevamo previsto le contestazioni, <strong>noi siamo aperti</strong> anche al dissenso perché questa è una <strong>forza politica sana</strong>&#8220;, ha replicato Conte. &#8220;Se ci sono 90 mila persone che discutono ci possono essere anche persone che la pensano diversamente&#8221;, ha aggiunto ricordando che &#8220;per un movimento che è nato sulla partecipazione democratica invitare a non votare o mettersi contro un<strong> processo di confronto</strong> è la <strong>contraddizione</strong> più forte che ci può essere. Noi la accettiamo perché siamo aperti, ma contraddice il principio fondamentale del M5s&#8221;. &#8220;<strong>Casaleggio</strong> per primo ha individuato le <strong>potenzialità della democrazia diretta</strong> su piattaforma digitale. Ma oggi stiamo andando oltre. Ciascuno di noi può decidere sul futuro del M5s, abbiamo rovesciato la piramide, è la base che è in alto, che sta decidendo&#8221;, ha concluso.</p> <script src="//content.jwplatform.com/libraries/4EqqebcF.js"></script><div class="videoplayer"><div id="jwp-7lrmFN3s"></div> <script> jwplayer("jwp-7lrmFN3s").setup({ playlist: [{"title":"I figli delle stelle contestano Giuseppe Conte al grido di \"Trasparenza, trasparenza\". Lui dal palco: \"Dibattito aperto a tutti\"","mediaid":"7lrmFN3s","link":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/previews\/7lrmFN3s","image":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/v2\/media\/7lrmFN3s\/poster.jpg?width=720","images":[{"src":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/v2\/media\/7lrmFN3s\/poster.jpg?width=320","width":320,"type":"image\/jpeg"},{"src":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/v2\/media\/7lrmFN3s\/poster.jpg?width=480","width":480,"type":"image\/jpeg"},{"src":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/v2\/media\/7lrmFN3s\/poster.jpg?width=640","width":640,"type":"image\/jpeg"},{"src":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/v2\/media\/7lrmFN3s\/poster.jpg?width=720","width":720,"type":"image\/jpeg"},{"src":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/v2\/media\/7lrmFN3s\/poster.jpg?width=1280","width":1280,"type":"image\/jpeg"},{"src":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/v2\/media\/7lrmFN3s\/poster.jpg?width=1920","width":1920,"type":"image\/jpeg"}],"duration":216,"pubdate":1732373231,"description":"","tags":"movimento 5 stelle,politica,Conte","sources":[{"file":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/manifests\/7lrmFN3s.m3u8","type":"application\/vnd.apple.mpegurl"},{"file":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/videos\/7lrmFN3s-2kLOQlpN.mp4","type":"video\/mp4","height":180,"width":320,"label":"180p","bitrate":377950,"filesize":10204652,"framerate":30},{"file":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/videos\/7lrmFN3s-mgX5kRUd.mp4","type":"video\/mp4","height":270,"width":480,"label":"270p","bitrate":547442,"filesize":14780956,"framerate":30},{"file":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/videos\/7lrmFN3s-DGOVPaTh.mp4","type":"video\/mp4","height":406,"width":720,"label":"406p","bitrate":749700,"filesize":20241910,"framerate":30},{"file":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/videos\/7lrmFN3s-00rmffRE.mp4","type":"video\/mp4","height":720,"width":1280,"label":"720p","bitrate":1591110,"filesize":42959980,"framerate":30},{"file":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/videos\/7lrmFN3s-jz9FGUIN.m4a","type":"audio\/mp4","label":"AAC Audio","bitrate":113725,"filesize":3070595},{"file":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/videos\/7lrmFN3s-4X01Yi7v.mp4","type":"video\/mp4","height":1080,"width":1920,"label":"1080p","bitrate":2741532,"filesize":74021378,"framerate":30}],"tracks":[{"file":"https:\/\/cdn.jwplayer.com\/strips\/7lrmFN3s-120.vtt","kind":"thumbnails"}],"variations":[]}] }); </script></div> <p><strong><span style="color: #8c0404;">Il voto online &#8211;</span> </strong>Conte ha dato così il via a una serie di <strong>dibattiti</strong> accompagneranno <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/21/m5s-al-via-il-voto-per-la-costituente-ce-tempo-fino-a-domenica-alle-15-gli-iscritti-sono-quasi-89mila-obiettivo-quorum-della-meta-piu-uno/7776268/">il <strong>voto online</strong></a>. Gli iscritti del Movimento 5 Stelle avranno tempo fino a domenica alle 15 per esprimersi sulle <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/11/16/5-stelle-i-quesiti-al-voto-degli-iscritti-stop-garante-e-alleanze-ma-sul-simbolo-si-frena/7769270/">decine di <strong>quesiti</strong></a> destinati, in ogni caso, a <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/11/23/garante-mandati-alleanze-consigli-per-la-svolta-dei-5-stelle/7778214/">tracciare la rotta del Movimento</a> da qui ai prossimi anni. Sul tavolo ci sono i nodi principali da sciogliere, dalla <strong>regola dei due mandati</strong> al ruolo del <strong>garante</strong> (carica ricoperta da <strong>Beppe Grillo</strong>) fino all’ipotesi di <strong>modifica di nome e simbolo</strong>. Ma anche la <strong>collocazione politica</strong> e le <strong>alleanze</strong> (sì o no?). Domande che incideranno anche sulla leadership di Giuseppe Conte, che ha condizionato la propria permanenza ai vertici del Movimento alla conferma di un <strong>orientamento</strong> <strong>progressista</strong> e <strong>favorevole alle alleanze</strong> con altre forze politiche. Per i quesiti riguardanti le <strong>modifiche dello Statuto</strong>, è richiesta la maggioranza qualificata, cioè il 50% più uno degli aventi diritto (<strong>sono 88.943 gli iscritti</strong> chiamati al voto).</p> <p><img class="aligncenter wp-image-7778704 size-large" src="https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2024/11/23/Joseph-Stiglitz-nova-630x331.jpg" alt="" width="630" height="331" /></p> <p><strong><span style="color: #8c0404;">Ospite il premio Nobel Stiglitz &#8211;</span> </strong>La prima giornata di <strong>Nova</strong>, il gran finale dell’Assemblea costituente del Movimento 5 stelle, prende il via con un dibattito su &#8220;<strong>salute</strong> diritto universale&#8221;, a cui hanno partecipato tra gli altri il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, e Mariolina Castellone, vicepresidente del Senato. È stata poi la volta del primo ospite internazionale: Veronica Gentili ha moderato l&#8217;intervista di <strong>Pasquale Tridico</strong> (europarlamentare M5s ed ex presidente dell&#8217;Inps) a <a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2024/11/22/il-nobel-per-leconomia-stiglitz-la-ue-e-tornata-allausterita-con-donald-paghera-due-volte/7776961/"><strong>Joseph Stiglitz</strong>, economista e premio Nobel per l’Economia nel 2011</a>. Si è parlato della vittoria di Donald Trump (&#8220;un demagogo che mostra le caratteristiche peggiori di un leader&#8221;, ha detto Stiglitz) ma anche della necessità di un <strong>movimento progressista</strong> in Italia ed Europa: &#8220;Serve puntare sulla <strong>coesione sociale</strong>, su politiche che promuovano maggiore <strong>uguaglianza</strong> tra i cittadini ed <strong>equità tra le generazioni</strong>. Ed è essenziale &#8211; ha aggiunto il premio Nobel rispondendo a una domanda di Tridico &#8211; combattere contro il <strong>cambiamento climatico</strong> e investire sui nostri figli. Questi sono elementi centrali di un movimento progressista&#8221;.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>Il programma di Nova &#8211;</strong> </span>A seguire si è tenuto un panel sulla <strong>scuola</strong> &#8220;aperta a tutti&#8221; con Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, e Salvatore Giuliano, dirigente scolastico e coordinatore del comitato istruzione, università, cultura e informazione. Poi la tavola rotonda sulla &#8220;<strong>giustizia</strong> <strong>climatica</strong>, economica e sociale&#8221;, e l’intervento video di <strong>Luigi Zingales</strong>, economista e professore dell’Università di Chicago. L&#8217;economia è stata protagonista anche nel panel dedicato anche al <strong>lavoro</strong> e &#8220;per un’esistenza libera e dignitosa&#8221;. Poi sul palco arriva <strong>Enrico Mentana</strong> e a intervistarlo è ancora una volta la collega Gentili. &#8220;Trasparenza, legalità e lotta alle mafie&#8221;, è invece l&#8217;incontro moderato dalla giornalista Elvira Terranova, al quale prendono parte, tra gli altri,<strong> Federico Cafiero De Raho</strong> e <strong>Roberto Scarpinato</strong>. Gentili modera anche dell’ultimo momento di confronto della giornata tra il direttore de <em>ilfattoquotidiano.it</em><strong> Peter Gomez</strong>, la giornalista di <em>Domani</em> <strong>Daniela Preziosi</strong> e la direttrice delle testate <em>QN</em> <strong>Agnese Pini</strong>. Il tema è &#8220;L&#8217;Italia al confronto&#8221;. Poi i saluti di Conte e Nova riprenderò domenica mattina.</p> <p><img class="aligncenter wp-image-7778773 size-large" src="https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2024/11/23/fico-nova-630x331.jpg" alt="" width="630" height="331" /></p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>Fico: &#8220;Nessun problema ad avere opinioni diverse&#8221; &#8211;</strong> </span>Dietro le quinte dell&#8217;evento, tra gli stand, ci sono tanti parlamentari e big del movimento. Con l&#8217;ex presidente della Camera, <strong>Roberto Fico</strong>, che parlando con i cronisti a margine di Nova ha sottolineato che per il M5s &#8220;è un <strong>momento molto importante</strong> perché, a prescindere da tutto c&#8217;è<strong> voglia di partecipazione</strong>”. Sulla contestazione per Fico “non c&#8217;è nessun problema ad avere opinioni diverse e contestare ciò che non si ritiene giusto. Un <strong>movimento plurale</strong>, grande, importante come il nostro, che ha determinato per anni l&#8217;agenda politica nazionale, penso che non abbia nessun problema ad avere opinioni interne diverse”, ha aggiunto. A chi gli chiede un messaggio da mandare a <strong>Beppe Grillo</strong>, Fico risponde: &#8220;Non so messaggi a Grillo. È<strong> fondatore e garante, questa è casa sua</strong>&#8220;. &#8220;Io <strong>spero che Beppe arrivi</strong>&#8220;, ha dichiarato il capogruppo alla Camera, <strong>Francesco Silvestri</strong>: &#8220;Sarei contento se venisse perché per come la vedo io <strong>dovrebbe essere fiero di quello che abbiamo creato</strong>&#8220;. &#8220;È un processo di partecipazione complicato, sicuramente ci sono tante domande ai nostri iscritti &#8211; ha aggiunto Silvestri -, però è un processo di partecipazione molto avvincente e credo che sia assolutamente in linea con il Movimento Cinque Stelle. Da un po&#8217; di tempo che non facevamo progetti di partecipazione così ampia&#8221;.</p> <p><strong><span style="color: #8c0404;">Gli appuntamenti di domenica &#8211;</span> </strong>La seconda giornata di Nova inizierà con l&#8217;incontro &#8220;<strong>Una e indivisibile</strong>&#8220;, al quale parteciperanno costituzionalisti del calibro di Michele Ainis, Roberta Calvano e Massimo Villone, ma ci saranno anche Roberto Fico, Alfonso Colucci e Alessandra Maiorino. Dopo sarà la volta di <strong>Tomaso Montanari</strong>, intervistato da Giulio Gambino. Il direttore di Tpi modererà, a seguire, il panel sulla <strong>libertà d’informazione</strong> in cui spiccano il nome di Flavia Carlini, autrice, divulgatrice e attivista politica, e Giulia Innocenzi, giornalista d’inchiesta e regista. Poi un’altra intervista, stavolta di Jeffrey Sachs, economista e saggista, a seguire Nico Piro, scrittore e inviato speciale per la Rai, si occuperà della &#8220;strada verso la <strong>pace</strong>&#8220;. Sarà poi la volta del colloquio con <strong>Sahra Wagenknecht</strong>, leader del partito Bsw nel Bundestag in Germania, a cui seguirà il panel sull&#8217;economia e l’impresa etica e l’intervista ad <strong>Alessandra Todde</strong>, la governatrice della Sardegna. L’ultimo dibattito prima della chiusura del voto e dello scrutinio, previsti per le 15, farà il punto sui 15 anni del Movimento 5 stelle a cui parteciperanno il direttore del <em>Fatto Quotidiano</em> <strong>Marco Travaglio</strong> e <strong>Marcello Veneziani</strong>. A concludere tutto ancora una volta, però, ci penserà il presidente Giuseppe Conte che presenterà il risultati del voto online.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/giuseppe-conte-apre-nova-costituente-movimento-5-stelle/7778563/">Conte apre la Costituente M5s, contestatori in platea. Lui: &#8220;Siamo aperti al dissenso&#8221;. Poi nel pomeriggio l&#8217;annuncio: &#8220;Raggiunto il quorum&#8221;</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  20. Coltellate alla testa, calci e pugni, fermati due 17enni per tentato omicidio: hanno aggredito un 18enne a Milano

    Sat, 23 Nov 2024 14:40:26 -0000

    Coltellate alla testa e poi calci e pugni a collo, addome e gambe. Due minori di 17 anni sono stati fermati dai carabinieri di Milano con l’accusa di tentato omicidio. I due avrebbero aggredito violentemente un ragazzo di 18 anni nel pomeriggio del 20 novembre, non lontano dalla sede del tribunale per i minorenni del […]

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    <p><strong>Coltellate alla testa</strong> e poi calci e <strong>pugni</strong> a collo, addome e gambe. Due minori di 17 anni sono stati fermati dai carabinieri di Milano con l&#8217;accusa di <strong>tentato omicidio</strong>. I due avrebbero aggredito violentemente un ragazzo di 18 anni nel pomeriggio del 20 novembre, non lontano dalla sede del tribunale per i minorenni del capoluogo lombardo. I <strong>17enni,</strong> che conoscevano la vittima, avrebbero aggredito il neomaggiorenne attorno alle 15: solo con l&#8217;intervento dei vigilantes del tribunale e la rottura dell&#8217;arma, cioè un grosso<strong> coltello da cucina</strong> da 23 centimetri di cui 12 di lama in ceramica, la violenta aggressione è finita. Il 18enne ha ricevuto almeno quattro coltellate alla testa ed è stato trasferito d&#8217;urgenza al Policlinico di Milano.</p> <p>Le <strong>indagini</strong> sono scattate subito dopo la <strong>violenza</strong> e sono <strong>coordinate</strong> dalla <strong>procura</strong> della <strong>repubblica</strong> per minorenni. I carabinieri, grazie alle immagini di videosorveglianza e alle testimonianze dei presenti, hanno ricostruito la dinamica di quanto accaduto. Secondo le indagini l&#8217;aggressione sarebbe nata per futili motivi. Uno dei due aggressori dopo il fatto era riuscito con la complicità di un amico a rendersi irreperibile fino a tarda serata quando è stato poi localizzato e fermato in un appartamento in provincia di Monza e Brianza. Dopo ulteriori indagini sono poi emersi elementi di colpevolezza anche verso l&#8217;altro 17enne, residente a Cesano Boscone. Sarebbe stato proprio quest&#8217;ultimo a colpire la vittima con almeno quattro coltellate alla testa: il giovane è stato rintracciato nella serata del 21 novembre.</p> <p>I carabinieri hanno anche trovato e sequestrato gli abiti sporchi di sangue, probabilmente indossati il giorno dell&#8217;aggressione. Sequestrato anche il coltello ritrovato vicino al luogo dell&#8217;aggressione. I due 17enni si trovano ora nel carcere minorile Beccaria in attesa di convalida.</p> <p><em>Immagine d&#8217;archivio</em></p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/coltellate-alla-testa-calci-e-pugni-fermati-due-17enni-per-tentato-omicidio-hanno-aggredito-un-18enne-a-milano/7778587/">Coltellate alla testa, calci e pugni, fermati due 17enni per tentato omicidio: hanno aggredito un 18enne a Milano</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  21. “Vado a prendere una pistola e sparo a tutti”: panico al matrimonio. Uomo ruba il boquet alla sposa, schiaffeggia un bimbo e poi scappa: il tribunale lo assolve

    Sat, 23 Nov 2024 14:34:48 -0000

    Sottoposto a una perizia psichiatrica, cruciale nell’ambito del processo, l'uomo è stato giudicato, al momento del furto del bouquet e delle azioni violente di cui è stato artefice, incapace di intendere e di volere

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    <p>Questa volta non è l’ex fidanzato o l’amante della sposa a fare il suo gradito show a sorpresa nel giorno del matrimonio, di fronte agli sguardi attoniti degli invitati. Lo abbiamo visto in diversi titoli cinematografici e abbiamo sorriso per la gioia del lieto fine amoroso. Questa volta è uno sconosciuto il personaggio a sorpresa. Fa il suo ingresso dopo la cerimonia nuziale, <strong>ruba il bouquet alla sposa, schiaffeggia un bambino nel passeggino, semina il panico con minacce di morte a tutti</strong> e scappa in bicicletta. <strong>E non è un film ma un incubo realmente accaduto</strong>.</p> <p>E’ successo il 30 maggio scorso a Fondi, in provincia di Latina, e ha coinvolto una coppia di sposini e tutti i loro invitati trasformando in un incubo una giornata che avrebbe dovuto essere da favola per una donna di 27 anni e per il suo innamorato. Il coronamento di un sogno. Ma quando gli innamorati sono usciti dal Comune felici dopo il rito civile e la sposa si apprestava a lanciare il suo mazzo di fiori, fra i tradizionali lanci di riso benaugurale e i “Viva gli sposi” di parenti e amici, si è presentato lui, un uomo che <strong>le ha violentemente strappato il bouquet dalle mani, ha dato un paio di schiaffi al suo bimbo di due anni, ha minacciato di morte i presenti</strong> ed è scappato pedalando. L’<strong>episodio terrificante</strong>, inaspettato e senza alcuna spiegazione logica, ha così trasformato quel momento di allegria in uno scenario da horror con tinte drammatiche. L’aggressore, un uomo di 35 anni di origine nigeriana, ha infatti minacciato di morte i presenti: <strong>“Vado a prendere una pistola e sparo a tutti”</strong>, urlava. Mentre a una donna ha intimato: “<strong>Mi devi dare i soldi dello Stato”</strong>. Poi ha inforcato la bicicletta e via con la fuga.</p> <p>Ma non è andato lontano. Gli agenti di polizia di Fondi lo hanno bloccato poco dopo e <strong>arrestato</strong>. È stato accusato di<strong> rapina, estorsione e lesioni</strong>. A sei mesi di distanza, è arrivato a conclusione il processo che lo riguarda. <strong>Emannuel Oregbemhe,</strong> residente in una struttura di accoglienza del salernitano, è stato <strong>assolto dal tribunale di Latina</strong> per<strong> vizio totale di mente</strong>. Sottoposto a una perizia psichiatrica, cruciale nell’ambito del processo, è stato giudicato, al momento del furto del bouquet e delle azioni violente di cui è stato artefice, <strong>incapace di intendere e di volere</strong>. Resta ancora un mistero da risolvere: il bouquet rubato non è mai stato trovato. Che fine ha fatto? Altra curiosità riguarda i due sfortunati sposini: ripeteranno la festa di matrimonio oppure sono rimasti talmente scioccati da non voler ripetere l’esperienza?</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/vado-a-prendere-una-pistola-e-sparo-a-tutti-panico-al-matrimonio-uomo-ruba-il-boquet-alla-sposa-schiaffeggia-un-bimbo-e-poi-scappa-il-tribunale-lo-assolve/7778561/">“Vado a prendere una pistola e sparo a tutti”: panico al matrimonio. Uomo ruba il boquet alla sposa, schiaffeggia un bimbo e poi scappa: il tribunale lo assolve</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  22. Come capire se le mostre d’arte valgono il prezzo del biglietto: dalle luci alle didascalie, ecco i “segreti” riconoscere una mostra ben fatta

    Sat, 23 Nov 2024 14:28:36 -0000

    Per tutti i musei d’Italia, o comunque per tutti i luoghi dove si organizzano mostre, è iniziata la bassa stagione. Non si protrarrà a lungo perché già dall’8 dicembre inizierà il periodo pre-natalizio quando gli amanti dell’arte ricominceranno pian piano a scegliere quali mostre d’arte andare a visitare per poi giungere a primavera quando il […]

    L'articolo Come capire se le mostre d’arte valgono il prezzo del biglietto: dalle luci alle didascalie, ecco i “segreti” riconoscere una mostra ben fatta proviene da Il Fatto Quotidiano.

    <p>Per <strong>tutti i musei d’Italia</strong>, o comunque per tutti i luoghi dove si organizzano mostre, è iniziata<strong> la bassa stagione</strong>. Non si protrarrà a lungo perché già dall’8 dicembre inizierà il periodo pre-natalizio quando gli amanti dell’arte ricominceranno pian piano a scegliere quali <strong>mostre d’arte</strong> andare a visitare per poi giungere a primavera quando il<strong> turismo familiare e scolastico</strong> si sommerà per ridare il via a un’altra stagione da &#8220;<strong>tutto esaurito</strong>&#8220;, almeno così sperano gli organizzatori. Quindi adesso è il momento buono per alcune riflessioni &#8220;a bocce ferme&#8221;, come si suol dire. Senza entrare nei meandri di <strong>museologia</strong> e <strong>museografia</strong>, si possono analizzare i principali criteri per poter giudicare se una mostra è fatta bene o se al prezzo del biglietto appena pagato potrebbe non corrispondere l’attesa soddisfazione.</p> <p>Mostre di <strong>dipinti</strong>, di <strong>scultura</strong> e di <strong>documenti</strong> hanno necessità diverse di <strong>allestimento</strong>, così come una mostra può essere destinata principalmente a un pubblico variegato oppure a visitatori <strong>più &#8220;motivati&#8221;</strong>, magari studiosi che attendono proprio quell’occasione per vedere da vicino un’opera che arriva in prestito da un museo lontano e non facilmente raggiungibile, come quando la <em>Natività mistica</em> di <strong>Botticelli</strong> fu ammirata a <strong>Palazzo Strozzi</strong> di <strong>Firenze</strong> nel 2004, concessa dalla londinese <strong>National</strong> <strong>Gallery</strong>, l’emozionante <em>Natività</em> di <strong>Federico Barocci</strong> proveniente dal <strong>Prado</strong> di <strong>Madrid</strong> e ammirata di recente nell’antologica di <strong>Urbino</strong> oppure quando <em>All’ovile</em>, il grande dipinto di <strong>Giovanni</strong> <strong>Segantini</strong> è stato mostrato nella grande sala a luce naturale del museo intitolato proprio al maestro del divisionismo, a <strong>Saint Moritz</strong>, in <strong>Svizzera</strong>.</p> <p>Oggi si tende a &#8220;trasformare&#8221; la visita a una mostra in <strong>un’esperienza emozionale</strong>, &#8220;figlia&#8221; soprattutto dell’aspettativa che <strong>marketing</strong> ed eventuale <strong>passaparola</strong> di chi l’ha già vista, hanno generato nel visitatore. Chi visita una mostra di <strong>artisti impressionisti</strong> ha già un’idea di ciò che l’aspetta, un po’ meno chi si trova di fronte <strong>teche piene di oggetti</strong> provenienti da <strong>scavi archeologici</strong> d’epoca romana. Per cui conta molto anche ciò che il visitatore un po’ si aspetta, soprattutto per non rimanere delusi.</p> <p>Tuttavia una mostra può essere considerata interessante – anche se non bellissima o emozionante come una passeggiata tra <strong>grandi sculture romane &#8220;mischiate&#8221;</strong> a una serie di <strong>disegni di Picasso</strong> come accaduto qualche tempo fa al <strong>Museo Archeologico Nazionale</strong> di <strong>Napoli</strong> – se propone opere inedite, poco o mai viste prima; ad esempio la piccole mostre che talvolta gli stessi musei italiani organizzano nel periodo delle feste natalizie e di fine e inizio anno con dipinti o sculture provenienti dai propri depositi, dovrebbero far gola a chiunque, perché trattasi di materiali che, una volta finita la mostra, chissà quando torneranno a farsi ammirare.</p> <p>Ci sono poi le<strong> mostre personali</strong>, cioè di opere di <strong>un solo autore</strong> che possono interessare sia il grande pubblico così come quello degli studiosi che hanno l’opportunità di un a full immersion nella produzione di artisti di cui, altrimenti, si ammirano solo poche opere.</p> <p>Sfruttando artisti e generi gettonatissimi – come i vari <strong>Klimt</strong>, <strong>Frida</strong> <strong>Kahlo</strong>, <strong>Artemisia</strong> <strong>Gentileschi</strong>, <strong>Van</strong> <strong>Gogh</strong>, l’insieme dei <strong>Macchiaioli</strong>, così come <strong>Andy</strong> <strong>Warhol</strong> e un po’ tutta la galassia <strong>impressionista</strong>, insomma tutti parecchio di moda – il rischio è di rimanere un poco delusi perché si tratta di opere già viste oppure, come nel caso di <strong>Caravaggio</strong> e dei caravaggeschi (artisti che si sono ispirati all’opera del famoso artista lombardo), ci si può imbattere in mostre che utilizzano lo specchietto per le allodole del nome altisonante, ma poi all’interno il visitatore trova <strong>un solo capolavoro</strong> del <strong>Merisi</strong> su una trentina di quadri in mostra. In questo caso il <strong>passaparola</strong> diventa uno <strong>strumento</strong> <strong>utilissimo</strong>, perché certi criteri hanno poco a che fare con il gusto personale, bensì molto di più con la realtà delle cose.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>Selfie</strong></span><br /> Allora quali sono i parametri per capire se una mostra può definirsi soddisfacente o meno? Cominciamo da una situazione che riguarda qualsiasi tipo di mostra: <strong>i cartellini con le didascalie</strong>. Facciamo un passo indietro di qualche millennio. Dal <strong>maialino</strong> dipinto in una grotta dell’<strong>isola di Sulawesi</strong>, in <strong>Indonesia</strong>, oltre 45mila anni fa, dalle 6mila figure di animali e di umani scoperte nel 1940 nella <strong>grotta di Lascaux</strong>, in <strong>Francia</strong> e risalenti a oltre 17mila anni fa, l’uomo ha sempre cercato di <strong>raccontare se stesso</strong>, ciò che vedeva o che immaginava tracciando dei segni su una superficie. Come ben spiegava <strong>Giorgio Vasari</strong> nella seconda metà del XVI secolo &#8220;&#8230;il disegno, padre delle tre arti nostre, architettura, scultura e pittura, procedendo dall’intelletto, cava di molte cose un giudizio universale, simile a una forma o vero idea di tutte le cose della natura, la quale è <strong>singolarissima</strong> nelle sue misure, di qui è che non solo nei corpi umani e degl’animali, ma nelle piante ancora, e nelle fabriche e sculture e pitture<strong> cognosce la proporzione</strong> che ha il tutto con le parti, e che hanno le parti fra loro e col tutto insieme&#8221;. Praticamente il disegno è <strong>l’origine di ogni forma di arte</strong>, ma è anche un messaggio che va compreso, capito, altrimenti lo sforzo è fine a se stesso. E se l’arte non impatta subito la coscienza di chi la guarda<strong> allora va spiegata</strong>, e non a caso oggi il cosiddetto <em>storytelling</em> è lo<strong> strumento sempre più importante</strong> per una mostra.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>Istruzioni per l&#8217;uso</strong></span><br /> Come lo sono, appunto, i <strong>cartellini</strong> che devono corredare<strong> ogni opera</strong> in mostra. Su di esso vi devono essere delle <strong>informazioni</strong> <strong>basilari</strong>: autore, titolo, materiali e tecnica di realizzazione, periodo temporale in cui è stata realizzata, luogo, città e paese di provenienza, dati identificativi della collezione cui appartiene e un po’ di storia dell’opera, per la quale talvolta si può ricorrere a un utile<strong> codice QR</strong>. Ma non basta. Il cartellino deve essere compilato con caratteri non filiformi, cioè non corsivo, ma <strong>stampatello maiuscolo</strong> e <strong>minuscolo</strong> e un corpo ben visibile anche da chi ha perso qualche diottria; inoltre il cartellino deve stare <strong>vicino all’opera</strong> cui si riferisce, scritto scuro su fondo chiaro, o al contrario (i cartoncini o i caratteri colorati complicano solo la lettura) e in una<strong> posizione comoda</strong> per la lettura, cioè <strong>ad altezza degli occhi</strong> e non delle ginocchia. Insomma se visitando una mostra notate qualcuno che legge il cartellino didascalico di un’opera d’arte con l’ausilio della <strong>torcia</strong> del proprio telefono cellulare significa che quella mostra è allestita in <strong>maniera non corretta</strong>.</p> <p><span style="color: #8c0404;"><strong>Luce in sala!</strong></span><br /> Per ogni mostra di pittura, scultura o documentaria, un altro aspetto fondamentale è <strong>l’illuminazione</strong>, in particolare la <strong>posizione</strong> della fonte e <strong>l’intensità</strong>. Per i <strong>dipinti</strong> occorre non creare <strong>riflessi</strong> sugli eventuali <strong>vetri protettivi</strong> o sui <strong>manti</strong> <strong>pittorici</strong>, per le <strong>sculture</strong> bisogna evitare che le <strong>ombre</strong> impediscano una corretta lettura d’insieme dell’opera. Per i documenti, soprattutto quelli cartacei, la luce può essere dannosa, quindi avremo luci dirette, ma <strong>meno</strong> <strong>intense</strong>.</p> <p>Per le sculture sarà importante poterle ammirare<strong> a 360 gradi</strong>, cioè anche nella parte posteriore, che l’artista ha comunque realizzato durando <strong>tanta fatica</strong> e che il visitatore ha diritto di ammirare. Per i documenti o per i piccoli mosaici, talvolta è consigliabile l’utilizzo di <strong>grandi lenti d’ingrandimento</strong>, che permettono di scoprire particolari altrimenti invisibili.</p> <p>In ogni caso, eventuali <strong>opere inedite</strong> presenti in mostra andrebbero <strong>dichiarate</strong>, per dar modo a tutti di poter avere <strong>un’informazione precisa</strong> ed <strong>esaustiva</strong> su ciò che sta ammirando. E alla fine, è sempre bene ricordarlo, quando una mostra chiude, ciò che resta dell’idea e della realizzazione espositiva è il <strong>catalogo</strong>, cioè la <strong>testimonianza</strong> di un’impresa che ci ha reso <strong>più ricchi nella conoscenza</strong>. Se avremo apprezzato l’esposizione, l’acquisto del catalogo sarà un piacere e la ricorderemo più facilmente. Altrimenti un <strong>coffee table book</strong> in sala fa sempre fino.</p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/come-capire-se-le-mostre-darte-valgono-il-prezzo-del-biglietto-dalle-luci-alle-didascalie-ecco-i-segreti-riconoscere-una-mostra-ben-fatta/7776545/">Come capire se le mostre d&#8217;arte valgono il prezzo del biglietto: dalle luci alle didascalie, ecco i &#8220;segreti&#8221; riconoscere una mostra ben fatta</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>
  23. Pino Daniele rivive con “Again”: abbiamo ascoltato in anteprima il brano ricco di emozioni. Il primo passo per le celebrazioni dell’artista (puntando a Sanremo 2025)

    Sat, 23 Nov 2024 14:21:09 -0000

    <p>“<strong>Camminerai ed io sarò davanti al tuo respiro, insieme</strong>” inizia così l&#8217;inedito<strong> “Again” di Pino Daniele</strong>. Un brano voluto fortemente dai figli del grande artista<strong> Sara e Alessandro</strong> (assieme agli altri tre Cristina, Sofia e Francesco) <strong>per celebrare i 70 anni della nascita di Pino Daniele e a dieci anni dalla scomparsa</strong>. Abbiamo ascoltato in anteprima la canzone ed è una <strong>dolcissima ballad con l&#8217;immancabile chitarra acustica di Pino Daniele, dedicato alle storie degli esseri umani e, naturalmente, all&#8217;amore</strong>.</p> <p>Ad introdurre la clip che accompagna la canzone alcune <strong>parole tratte dal concerto a Londra nel 2013</strong>: “Mi sono accorto di una cosa, girando il mondo adesso e portando la mia, la nostra musica: è che quello che conta poi alla fine sono i ricordi, sì, ma quello che conta siamo noi con la nostra storia, giusto? Siamo noi con la nostra storia e col nostro lavoro, con quello che facciamo ogni giorno. <strong>O lo facciamo a Bruxelles, o lo facciamo a Napoli, o lo facciamo a Roma, o lo facciamo da un’altra parte, siamo noi</strong>”.</p> <p>Il brano è stato scritto nel 2009 ed è stato registrato tra il suo studio di Roma, il Blue Drag Studio, ed il Forward Studios di Grottaferrata (Roma) missato da Tommy Vicari nel 2009 e masterizzato nel 2024 da Pino Pinaxa Pischetola nel Pinaxa Studio di Milano.</p> <p>Alessandro e Sara Daniele due dei cinque figli di Pino hanno spiegato che il brano è stato ritrovato già così, pronto “<strong>molto intimo ma c&#8217;è tutto l&#8217;universo di papà dentro.</strong> La foto scelta per la copertina del singolo è uno degli scatti del fotografo storico dell&#8217;artista, Alessandro D&#8217;Urso. Il concept ricorda il disco Nero a metà”. <strong>Tante le iniziative previste per tutto il 2025 e il 19 marzo (giorno della nascita dell&#8217;artista)</strong> uscirà anche un docu-film, mentre è in lavorazione un grande evento che metterà assieme giovani artisti e Big della musica nel nome di Pino Daniele.</p> <p>La canzone sarà presentata, in anteprima, <strong>allo stadio Armando Maradona di Napoli domani prima della partita Napoli-Roma</strong>. Due città significative nella vita del cantautore. L&#8217;inedito poi sarà disponibile su tutte le piattaforme dal 29 novembre. È il primo passo di una serie di iniziative legate al progetto “<strong>70/10 Anniversary</strong>”.</p> <p>Ci sarà un omaggio al Festival di Sanremo 2025?<strong> Ferdinando Salzano</strong>, promoter live storico dell&#8217;artista, ha spiegato: “Carlo Conti è un estimatore ed era amico di Pino. Ad oggi non c&#8217;è&#8217; stato alcun tipo di contatto e se ci fosse un momento dedicato a Pino Sarei molto felice. Ci piaceva partire da oggi e si questo brano e cominciare a costruire anno di momenti importanti”.</p> <p><strong><span style="color: #8c0404;">IL TESTO DI AGAIN</span> </strong>&#8211;<em> Camminerai ed io sarò davanti al tuo respiro, insieme. Sorriderai, nel sole come si fa quando si sta bene perché la vita è la stessa, si combatte con le mani e con la testa il muro di Berlino è un ricordo lontano dietro il nostro destino on the road again on the road again on the road again. E si scioglierai i tuoi capelli al mare cambiano colore mi mancherai, le sere d&#8217;estate mi mancherà il tuo amore quell&#8217;amore assoluto fatto di uno sguardo che ti cambia la vita che da un nome alle cose e alla gente e ricomincia ancora on the road again on the road again on the road again</em></p> <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/11/23/pino-daniele-rivive-con-again-abbiamo-ascoltato-in-anteprima-il-brano-ricco-di-emozioni-il-primo-passo-per-le-celebrazioni-dellartista-puntando-a-sanremo-2025/7778493/">Pino Daniele rivive con “Again”: abbiamo ascoltato in anteprima il brano ricco di emozioni. Il primo passo per le celebrazioni dell&#8217;artista (puntando a Sanremo 2025)</a> proviene da <a rel="nofollow" href="https://www.ilfattoquotidiano.it">Il Fatto Quotidiano</a>.</p>