Pipes Feed Preview: DropSea & Luna50 – Al caffé del Cappellaio Matto & Luna50 – EduINAF

  1. In gita sulla Luna

    Fri, 06 Dec 2019 09:02:51 -0000

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    Gita Sulla Luna Evidenza

    Aggiornato il 1 Giugno 2022Questo articolo è stato scritto da Chiara MontaniGita sulla luna è il primo albo illustrato per bambini dell’illustratore americano John Hare, pubblicato in Italia dalla sempre attenta casa editrice Babalibri. L’opera è senza parole e la narrazione procede, quindi, solamente per immagini che divertono ed emozionano dalla prima fino all’ultima incantevole […]

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  2. Tintin sulla Luna

    Fri, 29 Nov 2019 09:14:02 -0000

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    Tintin Luna Evidenza

    Aggiornato il 1 Giugno 2022Questo articolo è stato scritto da Gianluigi FilippelliIdeato nel 1929 dal fumettista belga Hergè, Tintin fa il suo esordio il 10 gennaio di quell’anno sulle pagine del settimanale illustrato Le Petit Vingtième, supplemento al quotidiano Le vingtième siècle, dove le sue avventure compaiono fino al 1942 per poi continuare su Le […]

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  3. Topolino racconta la scienza: Le molecole in affitto

    Mon, 07 Oct 2019 21:37:30 -0000

    In allegato con Topolino #3332 con un opportuno sovrapprezzo era possibile acquistare un elegante cartonato, detto confidenzialmente Topolibro, dal titolo La scienza raccontata da Topolino. A sommario sono presenti 4 storie della serie Topolino Comics&Science scritte da Francesco Artibani: L’esperimento del dottor Pi (approfondimento scientifico), Le molecole in affitto, I ponti di Quackenberg e Che […]

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  4. Topolino #3332: La Luna d’occasione

    Sat, 05 Oct 2019 20:47:09 -0000

    Negli ultimi anni la NASA ha avuto un po’ di grattacapi tra amministrazione Obama e amministrazione Trump che hanno fornito obiettivi differenti all’agenzia spaziale statunitense. Se però inquadriamo all’interno di un unico progetto queste differenti indicazioni, si può ragionevolmente pensare all’esplorazione spaziale dei prossimi decenni come uno sviluppo a passi successivi. E il passo più […]

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  5. Di luna in luna: un’esplorazione appena iniziata

    Fri, 27 Sep 2019 08:07:11 -0000

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    Di Luna In Luna Evidenza

    Aggiornato il 1 Giugno 2022Questo articolo è stato scritto da Chiara MontaniDi luna in luna è un saggio divulgativo di Stefano Sandrelli, edito da Feltrinelli a giugno 2019 e rivolto a un pubblico di ragazzi dagli 11 anni. La particolarità  di quest’opera “ oltre ai morbidi e riconoscibilissimi disegni di Alessandro Baronciani “ è la […]

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  6. Inaugurazione lunare

    Mon, 23 Sep 2019 19:29:00 -0000

    Quest'oggi presso l'U6 dell'Università Bicocca è stata inaugurata la mostra Walking on the Moon all'interno delle iniziative dedicate a Meet me tonight, nome ufficiale della Notte dei ricercatori milanese. Poiché all'interno del percorso della mostra, nella prima sala multimediale, era presente Kerbal Space Program, sono stato coinvolto anche io, per cui ero presente non solo per assistere all'inaugurazione, ma anche per dare una mano alla riuscita dell'evento. Ovviamente ci sono sempre dei dettagli dietro le quinte che non girano mai alla perfezione, soprattutto nel giorno dell'inaugurazione, ma di questi non è trapelato nulla e nel complesso questa giornata è andata nel modo migliore possibile. La mostra, però, resterà chiusa fino a lunedì: l'inaugurazione è stata fatta oggi appositamente come introduzione alla Notte dei ricercatori e nei prossimi giorni sarò impegnato con la formazione delle guide relativamente alla sezione di KSP.
    La giornata si è svolta secondo il programma stabilito: innanzitutto la conferenza di apertura, che ha visto Patrizia Caraveo e Amalia Ercoli Finzi intrattenere il pubblico giunto nell'aula 7 dell'edifico U6 sulla Luna. Dettagli storici sulla corsa alla Luna, sulla progettazione e la costruzione del Saturn V, di cui era presente un modellino della Lego insieme con la Luna tattile dell'Osservatorio di Brera, quella firmata da Paolo Nespoli l'anno scorso al Focus Live, e sul futuro dell'esplorazione spaziale: questo il succo della chiacchierata a due voci delle due astronome, che si sono alternate nel racconto. Particolarmente spigliata l'ottuagenaria Finzi che con la sua verve toscana ha arricchito le sue descrizioni di battute divertenti, alcune anche irripetibili!
    Dopo la conferenza, un paio di domande dal pubblico e quindi la proiezione di Viaggio nella Luna (Le Voyage dans la Lune) di Georges Méliès con l'accompagnamento musicale in sala di Rossella Spinosa al pianoforte. Rispetto alla versione che vi metto qui sotto, quella proiettata questa mattina era restaurata a colori.

    Finita la proiezione, ecco dirigerci tutti verso la mostra per la sua inaugurazione ufficiale, che ho vissuto da dentro visto che ero già accanto alla postazione di KSP per essere pronto a mostrare il videogioco in azione agli interessati (un paio di persone effettivamente si sono fermate!).
    Un paio di stuzzichini al buffet preparato lì accanto, quindi alcuni dettagli tecnici da sistemare (anche se non completamente sistemati) e poi la giornata si può dire conclusa con successo!
  7. Il programma Apollo

    Thu, 19 Sep 2019 09:04:04 -0000

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    Luna50 Evidenza Fumetti

    Aggiornato il 30 Aprile 2021Questo articolo è stato scritto da Gianluigi FilippelliDopo l’infografica dedicata alle stelle cadenti, ritorniamo a parlare di Luna con una breve disanima sul programma Apollo, sviluppato dalla NASA, l’agenzia spaziale statunitense, e che ha portato l’uomo sulla Luna il 20 luglio del 1969, come abbiamo anche ricordato qui su Edu INAF. […]

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  8. Wikiritratti: Mary Jackson

    Mon, 29 Jul 2019 17:31:00 -0000

    Basato sul libro Hidden Figures: The American Dream and the Untold Story of the Black Women Who Helped Win the Space Race della giornalista Margot Lee Shetterly, il film Hidden Figures ha portato al grande pubblico un trittico di donne forti e determinate che hanno sfidato ben due distinti generi di discriminazioni in una sola vita: quella di genere, in quanto donne, e quella razziale, in quanto afroamericane.
    Di quelle tre protagoniste, che hanno ognuna nel proprio campo contribuito in maniera importante alla corsa allo spazio statunitense, oggi provo a scrivere le classiche due righe su Mary Jackson.
    Una vita per la parità di tutti

    Mary Jackson nella galleria del vento - via commons
    Nata il 9 aprile del 1921 da Ella Scott e Frank Winston, ottenne un bachelorato (all'incirca l'equivalente di una laurea di primo livello) in matematica e fisica presso la Hampton University nel 1942. Due anni dopo si sposa con Levi Jackson, marinario della US Navy, da cui prende anche il congnome con cui è oggi nota.
    Dopo aver fatto molti lavori, anche nell'ambito scolastico (in questo caso per studenti afroamericani) e dopo aver partorito il suo primogenito, venne selezionata dalla National Advisory Committee for Aeronautics (NACA) nel 1951 come calcolatrice presso il Langley Research Center dove lavorò sotto la supervisione di Dorothy Vaughan, altra protagonista di film e libro.
    A dare una svolta alla sua carriera fu l'incontro con l'ingegnere Kazimierz Czarnecki con il quale lavorò nel 1953 presso il Supersonic Pressure Tunnel. Czarnecki incoraggiò Mary a frequentare i corsi necessari per diventare ingegnere, con tutti i benefici che ciò avrebbe comportato. Per raggiungere tale obiettivo doveva frequentare una serie di corsi in matematica e fisica che l'Università della Virgina offriva anche con un programma notturno per i lavoratori. Il primo ostacolo da vincere fu ottenere il permesso di seguirli: allo scopo la Jackson scrisse una petizione alla città di Hampton, che per fortuna concesse il permesso alla giovane.
    Dopo il completamento dei corsi, venne promossa ingegnere nel 1958, diventando la prima donna ingegnere della NASA, che era subentrata proprio quell'anno alla NACA (di fatto la stessa agenzia con nome e obiettivi cambiati). Il suo compito era quello di analizzare i dati dalla galleria del vento e i dati provenienti dai voli degli aerei della Theoretical Aerodynamics Branch of the Subsonic-Transonic Aerodynamics Division di Langley. L'obiettivo era comprendere i flussi dell'aria, comprese le forze di spinta e d'attrito, in modo da migliorare la costruzione degli aereoplani. In questo campo ha firmato una serie di articoli insieme con Czarnecki, sia come secondo sia come primo autore, legati al volo supersonico e al miglioramento della penetrazione nell'aria degli aerei(1, 2, 3). Oltre all'attività di ricerca, Mary si impegnò attivamente anche per aiutare le donne e le minoranze per ottenere gli avanzamenti di carriera, fornendo anche consigli per migliorre lo studio per l'ottenimento di posizioni migliori.
    Ottenuto il ruolo di senior engeenering nel 1979, Mary ha deciso di impegnarsi sempre di più nel campo delle pari opportunità. Dopo il necessario addestramento presso il quartier generale della NASA, è tornata a Langley dove ha lavorato per apportare modifiche e miglioramenti nell'attività di donne e minoranze che sono stati successivamente applicati con successo. Si è impegnata anche per influenzare la carriera delle donne nella scienza in generale e in particolare per le posizioni di ingegnere e matematico all'interno della NASA. Si è ritirata nel 1985, per poi spegnersi l'11 febbraio del 2005.
    1. Czarnecki, K. R.; Jackson, Mary W. (September 1958), Effects of Nose Angle and Mach Number on Transition on Cones at Supersonic Speeds (NACA TN 4388), National Advisory Committee for Aeronautics 
    2. Czarnecki, K. R.; Jackson, Mary W. (January 1961), Effects of Cone Angle, Mach Number, and Nose Blunting on Transition at Supersonic Speeds (NASA TN D-634), NASA Langley Research Center 
    3. Jackson, Mary W.; Czarnecki, K. R. (July 1961), Boundary-Layer Transition on a Group of Blunt Nose Shapes at a Mach Number of 2.20 (NASA TN D-932), NASA Langley Research Center 
  9. Topolino #3322: Il castello sulla Luna

    Sat, 27 Jul 2019 18:32:29 -0000

    Si conclude l’avventura lunare ideata da Casty. Dopo il lungo esame scientifico della settimana scorsa, resta obiettivamente ben poco da approfondire in questa occasione. Partiamo, però, immediatamente con la bufala che ha ispirato la storia stessa di Casty: Guarda! C’è un castello sulla Luna! Secondo alcuni siti complottisti, esisterebbe una struttura sulla Luna che assomiglia […]

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  10. Le grandi domande della vita: La distanza dalla Luna

    Fri, 26 Jul 2019 18:28:00 -0000

    Il mese di luglio di quest'anno è stato il mese lunare per eccellenza. Prima il 16 luglio una eclissi parziale molto bella da osservare, quindi nella notte tra il 20 e il 21 luglio la ricorrenza dell'allunaggio dell'Eagle il modulo lunare della missione Apollo 11. In particolare su Edu INAF c'è una pagina dedicata ai 50 anni dell'evento, dove, tra i molti contributi, c'è una serie di articoli dedicati alle Cosmicomiche. Il primo di questi, di Stefano Sandrelli, si è concentrato su La distanza dalla Luna. Ed è proprio alla classica domanda su come misuriamo tale distanza che si concentra la prima parte di questa nuova puntata de Le grandi domande della vita.
    Con lo sguardo verso la Luna
    Il metodo attualmente utilizzato risale al 1962, quando una squadra del MIT (Massachusetts Institute of Technology) in collaborazione con gli astronomi sovietici dell'Osservatorio Astrofisico di Crimea portò a termine un esperimento per misurare il tempo di andata e ritorno di un impulso laser riflesso sulla superficie della Luna. L'evoluzione di questo esperimento viene portato a termine grazie alle missioni Apollo del 1969, quando gli astronauti posizionarono sulla superficie lunare degli specchi catarifrangenti, in modo tale da migliorare l'accuratezza della misura. I laser che viaggiano verso la Luna coinvolgono molteplici strutture e fanno parte del Lunar Laser Ranging.
    La misura della distanza proveniente da questo progetto è di 384402 km con un errore di 1.1 millimetri(1), che in termini di tempo luce corrisponde a poco meno di 1.3 secondi.
    Anche il metodo precedente al laser è ispirato allo stesso principio: nel 1957 lo US Naval Research Laboratory ha inviato impulsi radar da 2 μs da un'antenna radio del diametro di circa 15 metri. Dopo l'eco prodotto dalle onde sulla superficie della Luna, l'esperimento ha rilevato il segnale di ritorno e misurato il tempo di ritardo, dal quale ricavare la distanza dal nostro satellite. Purtroppo tale esperimento era soggetto a un errore eccessivamente alto rispetto al segnale e quindi il risultato prodotto non era considerato affidabile(2).
    L'esperimento venne ripetuto l'anno dopo, nel 1958, dal Royal Radar Establishment in Gran Bretagna. In quel caso vennero inviati impulsi radar di 5 μs con una potenza massima di 2 megawatt e una frequenza di 260 impulsi al secondo(3).
    Dopo questi due test, il metodo del radar, opportunamente perfezionato dai risultati dei due esperimenti precedenti, ha prodotto un risultato compatibile, anche se non altrettanto preciso del risultato che avrebbero ottenuto alcuni anni più tardi con il metodo del laser: 384 402 ± 1,2 km(4).
    Il sistema moderno meno preciso è quello delle occultazioni. In questo modo gli astronomi John O'Keefe e Pamela Anderson calcolarono nel 1952 un valore di 384407.6 ± 4.7 km(5). Questo risultato venne migliorato nel 1962 da Irene Fischer che ottenne un valore di 384403.7 ± 2 km(6).
    I metodi più antichi, invece, sono quello dell'eclissi lunare, come fatto da Aristarco di Samo nel IV secolo a.C. e successivamente da Ipparco. Anche Tolomeo produsse i suoi risultati. Il più antico in assoluto è invece il metodo della parallasse, ovvero la misurazione simultanea da posizioni differenti dell'angolo tra la Luna e un dato punto di riferimento. Ovviamente in questo modo risulta necessario sincronizzare tutti gli osservatori.
    Equazione trigonometrica
    Risolvere l'equazione $\sin x - \cos x = 1$. Sfruttiamo alcune proprietà trigonometriche, come l'identità $\sin^2 x + \cos^2 x = 1$. \[\left ( \sin x - \cos x \right )^2 =1\] \[\sin^2 x -2 \sin x \cos x + \cos^2 x = 1\] \[1 - 2 \sin x \cos x = 1 - \sin (2x) = 1\] e quindi \[\sin (2x) = 0\] da cui $2x = k \pi$, con $k$ numero intero, e quindi $x = \frac{k}{2} \pi$, ovvero 0°, 90°, 180°, 270° ecc.
    Fotoni

    Immagine di un getto relativistico fotografato dal telescopio spaziale Hubble - via commons
    Una questione interessante e apparentemente fuori di testa è quella di chiedersi quale sia la velocità di un fotone emesso nella direzione opposta a un altro fotone, o qualcosa del genere. E' che molte delle risposte alla domanda risultano un po' incartate una con l'altra nel tentativo di mostrare, utilizzando la relatività speciale, qualcosa che può essere osservato sperimentalmente.
    Nel nostro universo, infatti, esistono degli oggetti celesti che permettono di osservare realmente una situazione come quella descritta nella domanda: i nuclei galattici attivi.
    Questi, come dice il nome stesso, sono nuclei di galassie che, invece di starsene buoni buoni a tenere insieme la materia di cui la galassia è costituita, emettono nello spazio dei jet, detti relativistici. Questi sono costituiti da materia, ovvero leptoni e adroni, e da radiazione elettromagnetica. Entrambi i getti, sia quello diciamo Nord, sia quello nella direzione opposta, diciamo Sud, viaggiano a velocità prossime a quella della luce.
    Quindi un fotone viaggia emesso nella direzione opposta a un altro fotone viaggia alla sua stessa velocità: $c$.
    La vita segreta degli auricolari
    Stavo dando un'occhiata alla domanda sulle curve casuali quando all'improvviso mi viene in mente una domanda ancora più pressante, sorta abbastanza spontaneamente in settimana: come è possibile che il filo degli auricolari del telefonino si annoda in maniera quasi inestricabile nonostante lo si riponga ordinato?
    La risposta a questa domanda ha fruttato, nel 2008, un IgNoble per la fisica a Dorian Raymer e Douglas Smith grazie all'ineccepibile Spontaneous knotting of an agitated string.
    I ricercatori hanno prima eseguito una serie di esperimenti, facendo cadere una corda dentro una scatola, osservando che in pochi secondi si riuscivano a formare anche dei nodi complessi.
    Per comprendere meglio tale fenomeno, i due fisici hanno allora applicato la teoria dei nodi, esaminando la probabilità della corda di annodarsi. Partendo, poi, da una serie di modelli che descrivono la dinamica dei nodi casuali, i due ricercatori sviluppano un modello semplificato relativo alla formazione dei nodi in una stringa che può essere riassunto con la seguente immagine tratta dal loso stesso articolo:

    1. Battat, J. B., Murphy, T. W., Adelberger, E. G., Gillespie, B., Hoyle, C. D., McMillan, R. J., ... & Swanson, H. E. (2009). The Apache Point Observatory Lunar Laser-ranging Operation (APOLLO): two years of millimeter-precision measurements of the Earth-Moon range. Publications of the Astronomical Society of the Pacific, 121(875), 29. doi:10.1086/596748 
    2. Yaplee, B. S., Roman, N. G., Craig, K. J., & Scanlan, T. F. (1959). A lunar radar study at 10-cm wavelength. In Symposium-International Astronomical Union (Vol. 9, pp. 19-28). Cambridge University Press. 
    3. Hey, J. S., & Hughes, V. A. (1959). Radar observations of the moon at 10-cm wavelength. In Symposium-International Astronomical Union (Vol. 9, pp. 13-18). Cambridge University Press. 
    4. Yaplee, B. S., Knowles, S. H., Shapiro, A., Craig, K. J., & Brouwer, D. (1965). The mean distance to the Moon as determined by radar. In Symposium-International Astronomical Union (Vol. 21, pp. 81-93). Cambridge University Press. doi:10.1017/S0074180900104826 
    5. O'Keefe, J. A., & Anderson, J. P. (1952). The earth's equatorial radius and the distance of the moon. The Astronomical Journal, 57, 108. doi:10.1086%2F106720 
    6. Fischer, I. (1962). Parallax of the moon in terms of a world geodetic system. The Astronomical Journal, 67, 373. doi:10.1086%2F108742 
  11. L'aquila è atterrata

    Sun, 21 Jul 2019 02:56:00 -0000


    L'orma della scarpa lunare di Aldrin
    Sono le 4:56. Dopo un'attesa di poco più di sei ore, il 21 luglio del 1969 Neil Armstrong posava, primo terrestre nella storia, piede sulla Luna.
    La discesa del modulo lunare Eagle era stata di per se stessa un'avventura all'interno dell'avventura: mentre scendevano verso la superficie lunare, Armstrong e il suo compagno Edwin Aldrin si erano accorti che il sito scelto era particolarmente roccioso. Così il comandante passo alla guida semimanuale del modulo. I minuti scorrevano. Il carburante andava esaurendosi e Armstrong non riusciva a trovare un posto adatto per l'atterraggio fino a che non decise di scendere in uno spiazzo all'interno del Mare della Tranquillità utilizzando alcune rocce lunari come punto di riferimento per la discesa stessa. Alla fine dell'allunaggio il modulo aveva ancora nel serbatoio una quantità di carburante corrispondente a circa 25 secondi di volo: nessun'altra delle future missioni Apollo rimase con una quantità di carburante così bassa!
    Dopo l'atterraggio sul suolo lunare il programma prevedeva alcune ore di riposo per i due astronauti prima dell'uscita dal modulo e dell'inizio delle attività extraveicolari. Armstrong e Aldrin, però, non erano in grado di riposare, evidentemente troppo eccitati da quanto li attendeva. Così a mezzanotte e 12 minuti il comandante comunicò la decisione dei due di iniziare con le procedure di preparazione all'EVA:
    Il nostro consiglio a questo punto è di programmare l'Attività Extraveicolare, con la vostra approvazione, a partire dalle otto di questa sera, ora di Houston. Approssimativamente fra tre ore.
    Il medico della missione, il dottor Berry, controllata la telemetria relativa allo stato di salute degli astronauti, diede l'OK alla procedura. I preparativi, però, richiesero più tempo del previsto (3 ore e mezza in luogo delle 2 previste). Ad ogni modo, una volta completate le operazioni preliminari, l'Eagle venne depressurizzato e il suo portellone esterno venne aperto: erano le 4:39.
    Armstrong, però, iniziò la discesa alle 4:51. Fu una discesa lunga e attenta: posando un piede dietro l'altro sopra i gradini della scaletta del modulo lunare, il comandante impiegò cinque lunghi minuti a raggiungere il suolo lunare. Così alle 4:56 finalmente il primo uomo posa piede sulla Luna:
    Questo è un piccolo passo per un uomo, ma un grande balzo per l'umanità.
    Quel piccolo passo, che tra ieri e oggi viene celebrato in tutto il mondo, è ricordato anche dagli Ayreon in One small step, una delle tracce di Universal migrator part 1: The dream sequencer, uscito nel 2000.
    One small step for man
    But a giant leap for mankind
    The mighty Apollo prevailed
    The Eagle has landed
  12. In attesa nello spazio

    Sat, 20 Jul 2019 20:17:00 -0000

    Sono le 22:17. Alla stessa ora del 20 luglio del 1969, quindi esattamente 50 anni fa, mentre in diretta televisiva Tito Stagno dagli studi Rai di Roma e Ruggero Orlando dal centro spaziale della Nasa a Houston battibeccavano sul momento esatto, il resto del mondo esultava perché il modulo lunare Eagle si era posato sulla superficie del nostro satellite. A bordo del modulo, parte della più complessa missione spaziale denominata come Apollo 11, c'erano Neil Armstrong, comandante della missione stessa, e il suo secondo Edwin Aldrin. Nel frattempo, sulle loro teste, stava in orbita a bordo della capsula orbitale Columbia il terzo componente della missione, Michael Collins.
    Nato in un certo senso per caso a Roma il 31 ottobre del 1931 (il padre era militare presso l'ambasciata statunitense in Italia), divenne pilota presso l'accademia militare di West Point, per poi venire selezionato come astronauta dalla Nasa nel 1963.
    La sua prima missione spaziale fu sulla Gemini 10, durante la quale compì un rendezvous e una lunga attività extraveicolare insieme con John Young. Successivamente, a causa di un'ernia del disco, non potè far parte dell'equipaggio dell'Apollo 8. La sua stessa carriera era in forse, ma un intervento chirurgico gli permise di compiere la sua seconda missione spaziale, quella dell'Apollo 11.
    Il modulo di comando dove Collins attendeva il rientro dei suoi compagni di missione era stato progettato appositamente per trasportare verso la Luna e successivamente verso la Terra il modulo lunare. Nel modulo di comando, inoltre, erano presenti anche tutti gli strumenti necessari per il rientro sul pianeta, una serie di propulsori per la gestione dell'assetto, il carburante corrispondente, l'acqua e le postazioni per gli astronauti.
    L'attesa di Collins e del resto del mondo, ad ogni modo, si sarebbe protratta ancora per altre sei ore. Poi...
  13. A un passo dalla Luna

    Sat, 20 Jul 2019 18:31:37 -0000

    Una delle canzoni italiane più belle e malinconiche dedicate alla Luna è stata incisa dai Tre Allegri Ragazzi Morti per l’album Inumani del 2016. L’avevo già utilizzata abbinata alla traduzione italiana del famoso Pale blu dot di Carl Sagan visto che nel testo della canzone viene citato proprio quel punto di blu. In occasione del […]

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  14. Topolino #3321: La Luna secondo Casty

    Fri, 19 Jul 2019 18:51:47 -0000

    Per festeggiare nel modo migliore il cinquantesimo anniversario dell’allunaggio dell’Apollo 11, Topolino ha pensato bene di proporre ai lettori una storia in due parti ambientata proprio sulla Luna. Così ecco il thriller fantascientifico Il castello sulla Luna scritto e disegnato da Casty e ampiamente anticipato con un’intervista all’autore sul numero della settimana precedente. Sono molti […]

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  15. I rompicapi di Alice: Dalla Terra alla Luna

    Fri, 19 Jul 2019 17:57:00 -0000

    Samuel Loyd è stato uno scacchista, un compositore di scacchi e un ideatore di enigmi matematici. Il gioco più noto tra quelli a lui associati, però, non è stato ideato da Loyd, ma dal postino Noyes Palmer Chapman nel 1874: è il gioco del 15, diffuso da Loyd nel 1880 e quindi pubblicato postumo nell'edizione della Cyclopedia of Puzzles del 1914 curata dal figlio omonimo di Loyd.
    Cresciuto a New York, pubblicò il suo primo problema scacchistico a 15 anni. Come giocatore ebbe una sola partecipazione degra di nota, a un torneo tenutosi a Parigi nel 1867, dove arrivo nono su 13 partecipanti.
    Ben diverso il suo talento come compositore di problemi scacchistici: si concentrò principalmente sui problemi in tre o più mosse, tutti piuttosto originali. La caratteristica principale dei suoi problemi, però, è quella di partire da spunti umoristici o di proporre la soluzione sotto forma di storiella divertente.
    In alcune occasioni creava dei problemi particolari, come ad esempio quello legato alla sfida per il titolo mondiale del 1866 tra l'austriaco Wilhelm Steinitz e il polacco Johannes Zukertort dove i pezzi formano le lettere Z e S, le iniziali dei cognomi dei due sfidanti.
    Tra i suoi rimpicapi preferiti c'era il tangram, a proposito del quale pubblicò un libro contenente centinaia di configurazioni originali dei pezzi del gioco.
    Da appassionato di rompicapi Martin Gardner non poteva, allora, lasciarsi sfuggire l'occasione di curare una raccolta di rompicapi di Loyd: nascono, così, i Passatempi matematici, che raccolgono alcuni dei rompicapi presenti in Cyclopedia of Puzzles. In particolare nel secondo volume della serie sono presenti un paio di rompicapi lunari.
    Sulla Luna nel pallone
    Pubblicato nel 1835, L'incomparabile avventura di un certo Hans Pfaall è un racconto di Edgar Allan Poe dove il protagonista del racconto si mette a bordo di un pallone aereostatico con l'obiettivo di andare sulla Luna. Dopo un viaggio di 19 giorni, Pfaall termina la sua salita sul suolo lunare, da cui non fa più ritorno. Il professor Spearwood decide di ripetere il viaggio di Pfaall, ma vorrebbe anche far ritornare il suo equipaggio a Terra, così lega il pallone a un cavo dello spessore di 1/100 di pollice raccolto in un gomitolo del diametro di 2 piedi. L'ovvia domanda è quanto è ricavare la lunghezza del cavo senza utilizzare il valore di $\pi$, visto che l'ancor più ovvia domanda non poteva avere risposta considerando che all'epoca la distanza Terra-Luna non era ben nota, almeno non con l'accuratezza attuale.
    Innanzitutto trasformiamo pollici e piedi nelle unità di misura a noi più congeniali: 1 pollice equivale a 0.0254 metri, mentre 1 piede a 0.3048 metri, per cui 1/100 di pollice è pari a 0.000254 m. A questo punto trasformiamo il problema di lunghezza del cavo in un problema di confronto tra volumi.
    Una delle ipotesi di Loyd è che il cavo, raggomitolato, non presenti alcuno spazio vuoto, in modo tale da poter considerare il volume del gomitolo identico al volume del cavo srotolato. Approssimando quest'ultimo con un cilindro (e ignorando l'approssimazione che compie Loyd nella sua soluzione), l'uguaglianza tra i due volumi porta alla seguente equazione: \[\frac{4 \pi r_s^3}{3} = \pi r_c^2 h\] da cui si ricava l'altezza (o lunghezza) del cavo: \[h = \frac{4}{3} \frac{r_s^3}{r_c}^2 = 585216 m\] valore che è circa il doppio rispetto al valore ottenuto da Loyd (che forse è più vicino a quello reale, se consideriamo che un gomitolo presenta sempre degli interstizi vuoti) e che è che circa 657 volte inferiore alla distanza Terra-Luna.
    Quindi gli esploratori del pallone di Spearwood, per quanto siano in grado di arrivare decisamente in alto, non riuscirebbero a raggiungere la superficie della Luna.
    La croce e la mezzaluna
    Nell'immagine qui sotto è possibile tagliare in maniera opportuna la mezzaluna in al massimo sei pezzi che si possono successivamente ricomporre per formare una croce greca a bracci uguali.
    La soluzione di Loyd al quesito è, invece, questa:
    Non è l'unica soluzione possibile. Esiste, inoltre, una soluzione in dieci pezzi proposta da Henry Dudeney in Canterbuty Puzzles.
  16. Fatti e misfatti lunari

    Fri, 19 Jul 2019 08:03:49 -0000

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    Luna50 Evidenza Fumetti

    Aggiornato il 4 Settembre 2020Questo articolo è stato scritto da Gianluigi FilippelliIl 20 luglio del 1969 Neil Armstrong e Edwin Aldrin, astronauti della missione Apollo 11 furono i primi esseri umani a porre piede sulla superficie del nostro satellite. L’infografica di questo mese è allora dedicata alla Luna, riassumendo dati sulla sua struttura e ipotesi […]

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  17. E ora ci attende la Luna

    Thu, 18 Jul 2019 18:14:54 -0000

    Versione riveduta e corretta di un post apparso precedentemente su DropSea. E’ con l’illustrazione qui a destra che il Corriere dei Piccoli festeggiava il primo volo orbitale dell’uomo intorno allo spazio. A realizzare l’impresa era stato, il 12 aprile del 1961, l’astronauta russo Yuri Gagarin, giusto la settimana prima dell’uscita del numero del CdP che […]

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  18. Cosmicomiche: Le figlie della Luna

    Thu, 18 Jul 2019 08:03:36 -0000

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    Luna50 Cosmicomiche Evidenza

    Aggiornato il 10 Maggio 2023Questo articolo è stato scritto da Marco Fulvio Barozzi Come in tutte le Cosmicomiche, Italo Calvino introduce il racconto breve con una breve premessa scientifica, che informa il lettore sulle idee che l’hanno ispirato. Per Le figlie della Luna ricorre a due delle massime autorità  del tempo, Thomas Gold e Gerard […]

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  19. Una base lunare per i Vedovi Neri

    Wed, 17 Jul 2019 20:09:00 -0000

    Proseguo il recupero dei racconti dei Vedovi Neri di Isaac Asimov. Anche questa seconda raccolta, Dodici casi per i vedovi neri, è ricca di enigmi arguti e interessanti, alcuni relativamente semplici da intuire, altri più complessi e in qualche modo più appassionanti. In effetti questa raccolta presenta anche un racconto particolare, Il delitto ultimo, con il quale si chiude il volume, che è anche la prova di ammissione di Asimov agli Irregolari di Baker Street. Già! E' proprio il racconto in cui si suggerisce che il buon professor Moriarty ha pubblicato un articolo su un ipotetico pianeta i cui resti sono alcune delle rocce che si trovano a ruotare intorno al Sole nella fascia degli asteroidi. A questo racconto ha dedicato un bellissimo articolo Marco Fulvio Barozzi, cui ha fatto seguito anche un mio articoletto. ALtro racconto degno di nota è Mancato assassinio, basato su un equivoco linguistico che ruota attorno alla famosa poesia dell'anello de Il signore degli anelli di J.R.R. Tolkien, il che mostra la vastità degli interessi che aveva Asimov. La raccolta contiene anche uno dei racconti più matematici di Asimov, Venerdì 13, su cui ho già scritto visto che lo lessi grazie alla raccolta Il dilemma di Benedetto XVI. La curiosità su questo racconto è che venne rifiutato dall'Ellery Queen's Mystery Magazine perché troppo complicato, e quindi accolto a braccia aperte per la pubblicazione tra le pagine di Fantasy & Science Fiction.
    Questa meritoria rivista pubblicò anche La Terra è tramontata, racconto a tema lunare in cui l'ospite dei Vedovi Neri è tale Jean Servais, che di mestiere progetta colonie lunari. Il committente di Servais è una società cinematografica che deve girare un film di fantascienza ambientato sulla Luna. La sceneggiatura prevede che la colonia lunare venga posta all'interno di uno dei crateri della sua superficie: l'idea di Servais è allora quella di scegliere il cratere Bailly. Ovviamente, invece di approfondire il dilemma di Servais, ovvero perché il suo socio non vuole accettare tale scelta, concentriamoci sul cratere in questione. Così chiamato dall'astronomo francese Jean Sylvain Bailly, che tra le altre cose pubblicò un saggio sui satelliti di Giove e venne ghigliottinato durante il Terrore, si trova nella zona intermedia tra la faccia sempre esposta alla Terra e quella nascosta alla nostra vista. In questo modo la Terra non resta fissa nel cielo della colonia e compie dei movimenti apparenti nel cielo molto simili alla librazione della Luna nel cielo terrestre.
    Ad ogni modo è interessante osservare come l'idea di una colonia lunare venga da lontano, sin dallo scienziato russo Konstantin Ciolkovskij. Un forte interesse verso colonie lunari arrivò durante gli anni Cinquanta del XX secolo: tra le molte proposte mi sembra giusto segnalare quella del collega di Asimov, Arthur C. CLarke, che nel 1954 propose di costruire una base lunare costituita da moduli gonfiabili isolandoli con una copertura di sabbia lunare. Dopo aver installato la prima parte della colonia costituita dai moduli abitativi, si andrebbe a gonfiare una cupola più grande e a installare un purificatore d'aria basato sulle alghe, un reattore nucleare (questo a causa della non costante illuminazione solare) e delle catapulte elettromagnetiche con lo scopo di lanciare le forniture necessarie alle astronavi poste in orbita intorno alla Luna.
  20. Harrison Schmitt: A caccia di sassi lunari

    Wed, 17 Jul 2019 08:09:31 -0000

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    Harrison Schmitt Evidenza

    Aggiornato il 19 Maggio 2020Questo articolo è stato scritto da Gianluigi FilippelliIl programma Apollo della NASA si sviluppò a partire dal 1961 fino al 1975. Vennero utilizzati quattro distinti razzi vettori: il Little Joe II, per voli sub-orbitali senza equipaggio; il Saturn I, sempre senza equipaggio ma destinato anche ai voli orbitali; Saturn IB per […]

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  21. Eclissi parziale di Luna

    Tue, 16 Jul 2019 20:23:00 -0000

    A quasi un anno dall'eclissi totale di Luna più lunga del secolo, si ripete con una eclissi parziale, osservabile più o meno da tutta Italia.
    Come recita it.wiki:
    Un'eclissi lunare parziale si verifica quando la Luna non è abbastanza vicina all'eclittica da poter transitare per l'intera ombra terrestre, quindi viene occultata solo in parte mostrando un profilo falcato. È di minore interesse scientifico rispetto alle totali.
    La fase massima dell'eclissi arriverà poco dopo le 23. Per chi, per vari motivi, non riuscirà a osservarla, l'Osservatorio Astronomico di Padova ha approntato un live stream, momentaneamente incorporato nella spalla sinistra del blog oppure nella homepage di Edu INAF.
  22. Metti la Luna nel carrello

    Tue, 16 Jul 2019 08:02:33 -0000

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    Luna Carrello Evidenza

    Cosa succede se porti una Luna in un pomeriggio al centro di un Centro Commerciale e filmi le reazioni? Un esperimento di didattica e sociologia della scienza al Centro Commerciale la Romanina per gli Stage a Tor Vergata, realizzato con l'Università  di Tor Vergata.

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  23. Obiettivo Luna

    Mon, 15 Jul 2019 19:40:00 -0000

    cc @cosmobrainonair @Pillsofscience @astrilari @stefacrono @Scientificast
    Lo devo confessare: tra Carnevale della Matematica in edizione lunare e Speciale Luna50 su Edu INAF, ho pensato a ben pochi contenuti qui su DropSea per questa settimana (persino sul Cappellaio Matto prevedo di uscire con un paio di articoli in tema), per cui sono stato ben lieto di scoprire che Laura Paganini ha messo on-line una nuova puntata di Cosmo Brain dedicata alla Luna, e sempre in compagnia di Filippo Bonaventura. Buon ascolto!
  24. La Luna secondo Carl Barks

    Mon, 15 Jul 2019 17:56:51 -0000

    Ne La Luna a 24 carati, Carl Barks mette in scena una corsa allo spazio che è parodia di quella vera tra Stati Uniti e Unione Sovietica, inaugurata da questi ultimi nel 1957 con il lancio dello Sputnik 1. La storia, uscita alla fine del 1958 su Uncle Scrooge #24, non era la prima spaziale […]

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  25. Richard Nixon e il fallimento della missione Apollo

    Mon, 15 Jul 2019 08:08:13 -0000

    Questo articolo è stato scritto da

    Richard Nixon Luna50 Evidenza

    Aggiornato il 19 Maggio 2020Questo articolo è stato scritto da Federica GuadagniniSi avvicina il 50° anniversario dello sbarco sulla Luna. Numerosi sono gli eventi organizzati per festeggiare questo “Piccolo passo per l’uomo, grande passo per l’umanità “. Oggi celebriamo il primo allunaggio come un importante successo, ma l’impresa dell’Apollo 11 fu caratterizzata da moltissime incognite, fu […]

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  26. Carnevale della Matematica #131

    Sat, 13 Jul 2019 23:00:00 -0000

    Benvenuti, grandi e piccini, al Carnevale della Matematica. Ogni mese i blogger che si occupano di matematica e sue controllate ci tengono a far conoscere urbi et orbi per il web quello che hanno scritto in materia durante il mese precedente. Così, a rotazione, il 14 di ogni mese un blogger differente ospita un ricco link post (come si diceva nel gergo "antico") con le segnalazioni degli articoli realizzati dagli altri appassionati matematti.
    Come ormai avviene dal giugno 2010, più o meno ogni edizione del Carnevale propone un tema differente, che non sempre viene seguito alla lettera dai carnevalisti. A volte questo tema è esplicitamente libero, altre è sufficientemente vago da essere nella pratica libero, altre ancora è più stringente e in quel caso è anche più stimolante, risultando una sfida tra il blogger ospitante e i carnevalisti. E altre ancora, infine, ha un che di romantico, non necessariamente vincolante, ma semplicemente celebrativo, come il tema di questa 131.ma edizione: la Luna!
    Il 20 luglio del 1969 il modulo lunare della missione Apollo 11 atterrava sul suolo lunare, portando per la prima volta un essere umano su un altro corpo celeste. Neil Armstrong, comandante della missione, divenne così il primo uomo a posare piede sul nostro satellite: erano le 4:56, ora italiana, del 21 luglio del 1969. Dopo Armstrong, fu la volta di Edwin Aldrin. Il grande successo di quest'ultimo, il più espansivo dell'equipaggio (in orbita intorno alla Luna, ad attenderli, c'era Michael Collins), rese popolare il suo soprannome, Buzz, tanto che Aldrin decise di adottarlo come nome ufficiale all'anagrafe! E tra una settimana saremo sempre qui, spero tutti insieme, per ricordare questo storico evento, avvenuto cinquanta anni fa. Era dunque quasi obbligatorio essere presenti anche noi matematti per partecipare alla festa, in qualche modo anticipandola, visto che oggi è il 14 luglio del 2019.
    Come di consueto, però, prima di inoltrarci tra i contributi scritti dai carnevalisti nell'ultimo mese, andiamo a curiosare un po' tra le proprietà del 131, numero di questa edizione:
    Il 131 è il 32° numero primo, e quindi anche un numero dispari, preceduto dal 127 e seguito dal 137. E' un numero primo permutabile, visto che sono primi sia il 113, sia il 311. E' anche un numero primo di Sophie Germain, dal nome della matematica francese che li utilizzò per dimostrare un caso particolare del famoso ultimo teorema di Fermat. Nel dettaglio un numero primo $p$ tale che $2p+1$ è anch'esso un numero primo (che nello specifico è detto numero primo sicuro), è detto numero primo di Germain. E il 131 è primo visto che $2 \cdot 131 + 1 = 263$ è anch'esso un numero primo.
    Inoltre è un numero primo di Honaker, ovvero un numero primo $p_n$ tale che la somma delle cifre che compongono il numero primo è uguale alla somma delle cifre di $n$. Ad esempio $p_{32} = 131$ e $3+2=1+3+1$. E il secondo numero primo di Honaker è il 263, che è il numero primo sicuro generato dal 131 con la formula di Germain.
    E' un numero primo di Eisenstein, ma quest'anno non mi dilungo nella spiegazione (per maggiori dettagli vi rimando all'introduzione del Carnevale #83), ma è il terzo numero di montagna e il primo numero primo di montagna!
    In generale un numero di montagna è così fatto: la prima e l'ultima cifra del numero è 1. Le prime cifre sono in ordine crescente, le ultime in ordine decrescente. Un numero di montagna può avere al massimo una cifra più grande delle altre. La lista dei numeri di montagna è finita e l'ultimo numero è 12345678987654321. La sottolista dei numeri primi di montagna è aperta dal 131. Questa lista è costituita da 2620 termini, e questa è la fattorizzazione di 2620: \[2^2 \cdot 5 \cdot 131\] Il 131.mo numero di Fibonacci, 1066340417491710595814572169, è anche il più piccolo numero primo di Fibonacci ad avere tutte le cifre da 0 a 9.
    E' la somma di tre numeri primi consecutivi, 41, 43 e 47. Inoltre è anche la somma di 31, 41 e 59 che, concatenati insieme, formano le prime 6 cifre del $\pi$.
    E' un numero di Ulam generato da due numeri di Ulam consecutivi, 62 e 69. La sequenza dei numeri di Ulam, che prende nome dal fisico teorico Stanislaw Ulam che per primo la propose, è costituita da tutti i numeri interi che risultano la somma di due numeri precedenti della serie in uno e un solo modo. Si possono scrivere varie serie di numeri di Ulam a partire da una coppia di numeri distinti. Ulam propose solo la lista (1,2), generata a partire da 1 e 2. In questa lista 5 non è un numero di Ulam, poiché $5 = 3+2 = 4+1$, ovvero il 5 può essere ottenuto in due modi differenti.
    Può essere scritto nella forma $2^p + 3$ con $p$ primo (nel dettaglio $p=7$). E' palindromo ed è anche il più piccolo numero primo palindromo con più di due cifre (il palindromo primo più piccolo è 11) e fa parte della terna pitagorica $(131, 8580, 8581)$.
    E infine 131 è il numero della locomotiva che compare in Ritorno al futuro - Parte III.
    Detto ciò, passiamo ai contributi giunti questo mese, iniziando da Annalisa Santi che inizia con un contributo a tema, La luna, uno spettacoloso oggetto matematico:
    Le intramontabili parole di Giulietta,

    "Oh non giurare sulla luna, l'incostante luna,
    che si trasforma ogni mese nella sua sfera.
    Affinché il tuo amore non si riveli allo stesso modo mutevole."

    e il 50° anniversario dello sbarco sulla luna, il 20 luglio prossimo, mi hanno dato lo spunto per questo articolo di matematica "lunare", in cui, proprio grazie alla luna, parlo di un progetto didattico della Nasa e introduco la "F-trasformata" legata al grande matematico Jean Baptiste Joseph Fourier.
    A questo, Annalisa accompagna anche La Tour Eiffel e il suo segrato matematico. L'articolo parla:
    di due segreti legati alla "dama di ferro", forse la più spettacolare torre al mondo, uno matematico di due studiosi americani Weidman e Pinelis e uno letterario, legato a un surreale racconto di Dino Buzzati.
    Anche Mauro Merlotti si presenta con un post a tema, Lunule:
    Sappiamo che è impossibile "quadrare" il cerchio usando solo riga e compasso, ma è possibile "quadrare" certe lunule e Ippocrate di Chio fu il primo a dimostrarlo.
    Prendiamoci, ora, uno stacco musicale dal flusso matematico e lunare fin qui proposto con Flavio Ubaldini e Il tempo nella musica e l'esibizione più lenta e più lunga di sempre
    Vi lamentate per le più di 15 ore di durata de L'anello del Nibelungo?
    Organ²/ASLSP (As SLow aS Possible) è un brano musicale per organo nonché soggetto dell'esibizione musicale più lunga della storia: 639 anni (se giungerà a termine).
    Flavio manda anche un interessante parallelo tra libri, insiemi e materia oscura - What is Mathematics, Really? e Matematica come narrazione
    A leggere più libri contemporaneamente ci sono vantaggi e svantaggi. Un vantaggio è che può capitare di leggere contemporaneamente paralleli inattesi.
    E un affascinante parallelo è sicuramente quello tra sottoinsiemi indefinibili e materia oscura che Gabriele Lolli propone in Matematica come narrazione...
    Ma poi se si trova anche un parallelo tra questo parallelo e un altro libro allora la sorpresa divent più piacevole...
    Ha ospitato la prima edizione del Carnevale della Matematica nel lontano 14 maggio del 2008. Sempre parco di contributi, ma sempre ricchi e interessanti, ecco Roberto Zanasi con la terza parte della serie sui giochi proiettivi:
    Continua la serie sulle geometrie finite, in questa puntata si parla di quanti punti e quante rette può avere uno spazio proiettivo finito.
    Anche Leonardo Petrillo propone solitamente un contributo a edizione. Gli articoli del più giovane dei matematti sono, però, sempre lunghi, interessanti e con un ottimo accompagnamento musicale, come nel caso de La Luna, Keplero e i draghi (che peraltro è anche a tema!):
    Trattasi di un post che va a spiegare alcune curiosità legate all'unico satellite naturale della Terra. Innanzitutto viene illustrato come Keplero spiegasse alcune peculiarità di questo straordinario astro, anche in risposta al Sidereus nuncius di Galileo Galilei.
    Dopodiché si passa ad analizzare le caratteristiche essenziali del moto lunare, arrivando infine a capire cosa possano mai avere a che fare i draghi con la Luna!
    Il tutto si conclude in musica, con un brano avente protagonista la Luna, intonato dalla grande Ella Fitzgerald.
    Con il solito guizzo dei centometristi stanchi, arrivano i Rudi Mathematici, esperti, come il sottoscritto, di bradipismo avanzato. In questa occasione, però, i loro contributi arrivano con un tempismo... lunare, sebbene nulla di quanto hanno scritto faccia un esplicito riferimento al nostro satellite (sebbene si sa che i matematti sono lunatici!):
    • Seconda puntata di un articolo sui grandi misteri della crittografia, dalla penna del Grande Capo di RM. Si intitola Non ho capito [2] – Il club delle due chiavi e, almeno la prima parte del titolo, è perfetta per un testone come me. Per tutto il resto, rivolgersi a Rudy…
    • Qui, invece, rientriamo nello scopo istituzionale del blog di Le Scienze, laddove si ospita la soluzione al quiz pubblicato a suo tempo sulla prestigiosa (davvero, mica come la nostra) rivista. Si parlava di pedalini grigi, e il titolo Cinquanta sfumature di pedalini, era abbastanza obbligato.
    • I Quick&Dirty sono sempre così, come dichiarano: veloci e sporchi. Questo sui Gioiellieri ottimizzati è una variazione sul tema di un vecchio classico.
    • E, a proposito di vecchi classici, qui abbiamo La nobile Damigella, che rientra pienamente nella categoria summenzionata.
    Vi segnalo, infine, il #245 della rivista Rudi Mathematici di giugno 2019, che sarebbe dovuto uscire all'inizio del mese, ma che invece è uscito esattamente in tempo per questo Carnevale, il 26 giugno. Potete scaricarlo in formato pdf e potete considerarlo il loro contributo a tema per l'edizione vista la presenza di Kepler, Galilei e Cassini, un terzetto astronomico di tutto rispetto!
    Ispiratore e capo del gruppo dei matematti, Maurizio Codogno propone come al solito una gran mole di contributi (chissà se questo mese sarò riuscito a superarlo? lo scopriremo solo alla fine!):
    Iniziamo con gli articoli scritti per il suo blog sul Post:
    • La recensione del libro di Daniele Gouthier e Massimiliano Foschi Matematica per giovani menti
    • Numeri felici: dove spiego quando un numero è "felice" e mostro che ci sono alcune proprietà di questi numeri che si possono ricavare facilmente e altre proprietà non così banali.
    Sulle Notiziole, invece, per la serie dei quizzini Tra le recensioni:
    Con Paolo Alessandrini torniamo a occuparci di musica, oltre che ad avere un contributo a tema: Chiaro di luna matematica a tempo di rock e Matematica rock: un sogno dentro un sogno. Entrambi i post si riferiscono al libro di Paolo Matematica rock. Storie di musica e numeri dai Beatles ai Led Zeppelin, uscito in questi giorni nella collana Microscopi della Hoepli (scheda del libro in formato pdf):
    Il volume è un viaggio insolito alla scoperta della matematica in un’ambientazione rock. Dal mondo aritmetico di “Rock Around the Clock” all’idea di usare i numeri primi per rendere perfetto e trascinante il ritmo di "We Will Rock You" dei Queen, dalle vertigini autoreferenziali di "I Feel Fine" dei Beatles al mistero dell'accordo iniziale di "A Hard Day's Night", entrambi chiariti grazie alla matematica, dai numeri di Fibonacci usati dai Genesis alla geometria del celebre quarto album dei Led Zeppelin, passando anche per i Coldplay, per i Radiohead e per molti altri gruppi e artisti.
    Non potevano mancare all'appello i MaddMaths! guidati da Roberto Natalini, giunti sul filo di lana, con una nuova e sempre interessante serie di articoli:
    • Il mio nome è Nessuno:
      Chi ha dimostrato per primo il teorema di Cauchy-Kovalevskaja o quello di Gauss-Ostrogradskij? E chi erano Rolle e Bolzano? Il problema della denominazione dei teoremi in matematica è vecchio quanto la matematica e Nicola Ciccoli ce ne parla con il suo consueto stile, appassionato e attento.
    • Fake papers #6: 10... 5... 8... 4... 2... 1...:
      Come continua la sequenza del titolo? Chi risolverà uno dei problemi più difficili (pare) della matematica? Secondo Claudio Bonanno non sarà Paul S. Bruckman. Vediamo cosa è successo.
    • Saranno famosi, il FameLab di Veronica Grieco:
      Luca Balletti intervista Veronica Grieco giovane studentessa al Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi di Genova e vincitrice della finale nazionale di FameLab, il talent show della scienza in cui giovani ricercatori, dottorandi e studenti universitari hanno tre minuti per raccontare un argomento scientifico nella maniera più coinvolgente possibile.
    • Matematica per giovani menti - recensione
      Esce per le Edizioni Dedalo il secondo libro della strana coppia Daniele Gouthier e Massimiliano Foschi, Matematica per giovani menti. Alberto Saracco lo ha letto e ci dice cosa ne pensa.
    • Il Gathering for Gardner (G4G)
      Siete mai stati al Gathering for Gardner (G4G)? Se la risposta è no, forse dovreste leggere cosa vi racconta il nostro Adam Atkinson
    Il blog collettivo Math is in the Air, giunto ben oltre il filo di lana (ma tra bradipi ci si comprende!), propone per questa edizione alcuni interessanti articoli, di cui uno "quasi" in tema: Come potete notare dalla lista, abbiamo un assente apparentemente ingiustificato: Marco Fulvio Barozzi. In realtà la giustifica ho provveduto io stesso a firmargliela, avendogli commissionato un articolo per lo Speciale Luna50 su Edu INAF. L'articolo, però, uscirà settimana prossima, quindi cronologicamente impossibilitato a partecipare a questa edizione. Però, giusto per creare attesa, vi segnalo una piccolissima anticipazione che il grande Barozzi ha rilasciato su facebook.
    Detto ciò, non mi resta che concludere la sfilza di contributi con il sottoscritto, che in qualità di ospitante del Carnevale chiude l'edizione #131 (non che di solito occupi posizioni molto in alto, visto che sono affetto da bradipismo cronico, oltre che centometrista stanco onorario!). Iniziamo con DropSea, il blog che state leggendo in questo momento:
    • Per la serie delle particelle musicali ecco Quark, stranezza e fascino: partendo dal singolo Quark, Strangeness and Charm degli Hawkwind ecco il mio piccolo omaggio dedicato al grande fisico teorico Murray Gell-Mann, scomparso il 24 maggio del 2019.
    • Per la serie de Le grandi domande della vita, Il giorno più lungo, dove oltre ad alcune informazioni sul solstizio d'estate, ecco il tentativo di fornire una possibile risposta (iper)geometrica all'annoso problema del centro dell'universo.
    • Per la serie de I rompicapi di Alice, Lune e arcobaleni: post a tema (e per fortuna, visto che l'ho proposto io!) in cui, oltre ad esaminare la geometria della falce di Luna, aggiungo anche la geometria dell'arcobaleno.
    • La scoperta dell'antimateria: un percorso storico tra matematica e fisica sperimentale per cercare di capire qualcosa di più su una parte del nostro universo che apparentemente sembra scomparsa nel nulla.
    • Alan Turing e la zeta di Riemann: un breve articoletto sulla proposta "informatica" per la valutazione della funzione zeta di Riemann.
    • Aritmetica lunare: secondo articoletto a tema, in cui provo a raccontare di una particolare aritmetica, generata da una definizione delle operazioni di somma e moltiplicazione differente rispetto a quella usuale.
    • La fase di Berry dei buchi neri: altro breve articoletto dedicato al legame tra la fase di Berry, e più in generale le fasi geometriche, e i buchi neri.
    • Sette messaggeri cosmici: nel racconto di Dino Buzzati I sette messaggeri, sette cavalieri fanno avanti e indietro tra il re e la sua capitale mentre il re si muove verso i confini del suo regno. Sostituendo al re un'astronave e ai messaggeri sette satelliti, cosa accadrebbe immaginando che i satelliti riescano a muoversi alla velocità della luce?
    • Caos controllato: articoletto dedicato al caos e all'atterraggio su una cometa.
    Dal Caffè del Cappellaio Matto, invece, ecco un ben più piccolo elenco: Giunti alla fine, non mi resta che salutarvi, dandovi appuntamento all'ancora non ben definita edizione #132 del Carnevale della Matematica (vedi l'elenco di tutte le edizioni) non senza lasciarvi con l'ormai tradizionale cellula melodica, realizzata come al solito da Flavio Ubaldini
  27. Emilio Salgari alla conquista della Luna

    Fri, 12 Jul 2019 08:06:38 -0000

    Questo articolo è stato scritto da

    Conquista Luna Salgari Evidenza

    Anche Emilio Salgari ha affrontato i racconti di genere fantascientifico. In questo nuovo articolo de I viaggi astrostraordinari ci occupiamo di due "racconti dell'aria" dello scrittore pulp italiano, di cui uno a tema lunare.

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  28. La Luna secondo Tezuka

    Wed, 10 Jul 2019 20:06:50 -0000

    Versione ridotta e leggermente modificata dell’articolo “L’armata di Hot Dog” precedentemente uscito su DropSea. La bella serie nota nel mondo con il nome di Astro Boy di Osamu Tezuka vede il robottino Atom andare in lungo e in largo per il mondo, incluso lo spazio. In particolare in Ivan lo scemo Tezuka spedisce Atom sulla […]

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  29. La matematica sulla Luna

    Mon, 08 Jul 2019 20:37:00 -0000

    Ormai manca poco al Carnevale della Matematica di luglio 2019, dedicato alla Luna, di cui si festeggerà il 20 del mese il cinquantenario dell'allunaggio da parte di Neil Armstrong ed Edwin Buzz Aldrin. Come vedete questo è il secondo banner che tiro fuori, dopo quello visto a metà giugno. Ricordandovi che la superficie di una sfera è \[S = 4 \pi r^2\] e il suo volume \[V = \frac{4}{3} \pi r^3\] vi lascio con il mio contatto nel caso voleste provare a partecipare segnalando i vostri articoletti matematici:
    Ovviamente sono contattabile anche tramite social.
  30. La distanza della Luna

    Thu, 04 Jul 2019 19:25:34 -0000

    Versione ridotta e leggermente rivista dell’omonimo articolo uscito su DropSea. Una delle scene più impressionanti de La scorribanda nei secoli di Jerry Siegel e Romano Scarpa era la scena della caduta della Luna sulla superficie della Terra. Paperone e Archimede, infatti, si ritrovavano in una situazione non proprio simpatica, schiacciati tra l’attrazione verso il basso […]

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  31. Aritmetica lunare

    Mon, 01 Jul 2019 21:03:00 -0000

    Una delle espressioni più amate in Italia per dare forza ai numeri è la matematica non è un'opinione. L'espressione è esclusivamente italiana e non è nemmeno vicina a una qualche diffusa opinione tra i matematici, visto che quest'ultimi si divertono a inventare un gran numero di matematiche differenti. Ad esempio una matematica curiosa è quella che oggi viene detta aritmetica lunare. In questo genere di aritmetica, la somma tra due cifre mi restituisce la cifra più grande, mentre il prodotto tra due cifre mi restituisce quella più piccola. Una particolare conseguenza della regola della moltiplicazione è la definizione dei numeri primi: in base 10 un numero primo lunare è un numero divisibile solo per se stesso e per 9, questo perché l'elemento neutro della moltiplicazione lunare è il 9.
    Ci sono molte conseguenze interessanti che discendono da questo fatto, che si possono osservare dando un'occhiata alla lista dei numeri primi lunari. Ad esempio tutti i numeri più piccoli di 90 che contengono 9 come cifra sono primi; inoltre sono primi tutti i numeri da 90 a 99, estremi inclusi. 109 è un numero primo, e si può dimostrare l'assenza della sua fattorizzazione per assurdo e da qui dimostrare che tutti i numeri della forma 10...09 sono primi. Inoltre non tutti i numeri che contengono un 9 sono primi.
    La divertente proposta venne avanzata nel 2011 da David Applegate, Marc LeBrun e Neil Sloane sul Journal of Integer Sequences. A spiegarla in maniera chiara e in tema con questo mese di luglio ci pensa proprio Sloane in questo video dal canale youtube Numberphile:

    Applegate, D., LeBrun, M., & Sloane, N. J. A. (2011). Dismal Arithmetic. Journal of Integer Sequences, 14(2), 3. (arXiv)
  32. Quei lunatici dei matematici!

    Tue, 18 Jun 2019 18:54:00 -0000

    Il buon Maurizio Codogno, chiudendo il Carnevale della Matematica #130, rimandava l'appuntamento a settembre. A me, però, dava un po' dispiacere saltare l'edizione di luglio del Carnevale, almeno quest'anno, così, anche se con ritardo rispetto a quanto avviene di solito all'interno del gruppo, ecco che il Carnevale del 14 luglio sarà ospitato proprio su DropSea e con la luna come tema!
    L'idea è, ovviamente, legata all'anniversario dell'allunaggio, avvenuto il 20 luglio del 1969, quasi cinquanta anni fa. Ovviamente se c'è alla lettura anche un qualche blogger matematico che vorrebbe per questa edizione partecipare e unirsi alla periodica rassegna, può tranquillamente scrivermi
    oppure contattarmi su uno dei miei canali social.
  33. Sognando la Luna

    Thu, 06 Jun 2019 18:44:15 -0000

    Come il Little Nemo di Windsor McCay, tutti quanti sogniamo di andare sulla Luna. Magari da bambini restiamo affascinati dalle favole come quella dell’Uomo sulla luna, come in Roverandom di J.R.R. Tolkien, oppure dal viaggio straordinario che gli esseri umani hanno compiuto sul finire degli anni Sessanta del XX secolo per posare piede sul nostro […]

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  34. Leonardo, il Sole e la Luna

    Mon, 13 May 2019 20:03:00 -0000


    da Il segreto della Gioconda di Bruno Concina e Massimo De Vita - vedi anche Il grande gioco di Leonardo da Vinci Al Caffé del Cappellaio Matto
    Nel poderoso Leonardo da Vinci. Scritti edito da Rusconi nel lontano 2002, vengono raccolti e curati da Jacopo Recupero vari testi, tra trattati e appunti, di Leonardo da Vinci, di cui quest'anno ricorre il cinquecentenario della morte, avvenuta il 2 maggio del 1519. All'interno del volume di oltre 700 pagine, i testi vinciani sono suddivisi in tre sezioni, una delle quali è dedicata agli scritti scientifici, per lo più centrati sul Trattato del volo. Sono però presenti anche vari appunti sia in campo matematico e fisico, sia in campo astronomico. Questi ultimi, però, si trovano in apertura della sezione degli Spettacoli naturali all'interno degli Scritti letterari nonostante l'argutezza delle osservazioni.
    Eliocentrismo
    Dalla lettura di questi appunti, emergono alcuni elementi interessanti sulle posizioni astronomiche di Leonardo. Emblematica è quella che segue:
    Il sole non si move.

    Leonardo da Vinci - ritratto di Francesco Melzi - via commons
    Non è l'unica osservazione che fa capire come Leonardo fosse un sostenitore del sistema eliocentrico. In un'altra annotazione, infatti, Leonardo propone un'argomentazione a metà tra la filosofia e la scienza a favore dell'eliocentrismo. Egli, infatti, bacchetta chi vorrebbe mettere la Terra al centro affermando che è l'energia del Sole a illuminare tutti gli altri astri e donare energia a essi. Inoltre il calore, secondo Leonardo, è associato all'anima, che peraltro è secondo lui una proprietà posseduta da tutti gli animali vivi, e dunque non può essere la Terra al centro, non essendo essa origine di alcun calore paragonabile a quello proveniente dal Sole.
    In altri degli appunti leonardeschi, il geniale tuttologo italiano mostra come l'universo sia vasto e le stelle risultano così piccole a causa della loro distanza. Inoltre mostra le sue posizioni su come Terra, Luna, Giove, Saturno, Marte siano corpi celesti simili, della stessa natura, che risplendono perché riflettono la luce proveniente dal Sole.
    In queste posizioni, però, si mostra l'influenza della visione di Nicola Cusano, o Nikolaus Krebs von Kues, cardinale tedesco sostenitore del modello eliocentrico:
    Dal 1444 Cusano si era inoltre appassionato all'astronomia, alla quale dedicò i suoi studi insieme a Georg von Peuerbach. In questo periodo ebbe modo di conoscere un collaboratore di Peurbach, Regiomontano, il quale, venuto a sua volta a conoscenza degli scritti di Cusano, assertori di una visione eliocentrica dell'Universo, intrattenne con lui un vivo dibattito essendo egli rimasto un geocentrico, seguace di Tolomeo.
    Cusano sosteneva, proprio contro Tolomeo e Aristotele, che la Terra non è immobile, ma ruota intorno al proprio asse e che non è possibile determinare il centro dell'universo, essendo questo infinito; che le stelle sono simili al Sole, che intorno ad esse possono ruotare dei pianeti e che alcuni pianeti possono essere abitati; produsse quindi delle teorie molto simili a quelle dell'astronomia a noi contemporanea. Si trattava, in effetti, di una visione dell'universo appartenente alla tradizione neoplatonica e che era stata sostenuta anche nel Medioevo, dai testi di Ermete Trismegisto ad Alano di Lilla (XII secolo). Cusano si occupò inoltre di una possibile riforma del calendario e apportò miglioramenti alle Tavole alfonsine.(1)
    La Luna che riflette
    Molto interessanti, poi, sono alcune osservazioni legate alla Luna. Ad esempio:
    Fa ochiali da vedere la luna grande.
    che suggerirebbe come Leonardo potesse avere in mente di progettare un qualche strumento ottico, tipo il telescopio, strumento che di fatto venne probabilmente inventato da un ignoto artigiano olandese nel 1608 e poi diffuso e utilizzato proprio per scopi astronomici da Galileo Galilei a partire dal 1609.
    Inoltre

    via commons
    La luna non ha lume da sé, se non quando ne vede il sole, tanto l'alumina. Della qual luminosità tanto ne vediamo, quanto è quella che vede noi. E la sua notte riceve tanto di splendore, quanto è quello che li prestano le nostre acque nel refrètterli il simulacro del sole, che in tutte quelle che vedano il sole e luna, si specchia.
    Dunque la luna è illuminata perché riflette la luce del sole. E se potessimo osservare la Terra da un altro pianeta, vedremmo allo stesso modo la Terra riflettere la luce del Sole
    Il libro mio s'astende a mostrare come l'Ocean, colli altri mari, fa, mediante il sole, splendere il nostro mondo a modo di luna, e a' più remoti pare stella, e questo provo.
    In questo modo Leonardo è anche in grado di spiegare la luce cinerea che periodicamente illumina una porzione della luna come la luce del Sole riflessa dalla superficie della Terra che quindi colpisce quella lunare.
    Inoltre fornisce una spiegazione delle macchie lunari che si vedono sulla sua superficie, interpretandole come isole nei mari lunari:
    Se riguardi l'isola circundata dall'onde ripiene delli simulacri del sole, parratti vedere una delle macule della luna circundata dal suo splendore.
    Un'eco di queste argomentazioni lo si ritrova, ad esempio, proprio in Galileo, che pur abbandonando la visione della luna come mondo d'acqua, conferma come la superficie della Luna sia frastagliata, costituita da monti e valli (in qualche modo isole in un mondo pianeggiante) proprio come sulla Terra.
    Le osservazioni di Leonardo, però, che in qualche modo sembrano anticipare quelle di Galileo, sono al livello di speculazioni e, in qualche modo, possono dare più forza alla rivoluzione galileana, visto che lo scienziato pisano non ha semplicemente speculato, ma utilizzato uno strumento per fare misure e osservare oggetti, in questo caso la Luna, i pianeti e le stelle.
    Guida all'osservazione del Sole
    L'ultima annotazione che vorrei segnalare è relativa a un particolare dispositivo realizzato con materiali molto poveri:
    Tolli una carta, e falle busi co' n'agucchia e per essi busi riguarda il sole.
    Ovvero prendi una carta e pratica un paio di buchi con un ago e attraverso questi osserva il sole.
    1. da it.wiki 
  35. A Brera il Sidereus Nuncius

    Sat, 11 May 2019 15:44:00 -0000

    Come ogni mese nel corso di questo 2019, la seconda domenica vede l'apertura straordinaria del Museo Astronomico di Brera realizzata in collaborazione con il Touring Club, dalle 10 alle 18. In particolare quella di domani 12 maggio 2019 sarà una domenica particolare, perché i visitatori avranno la possibilità di vedere esposta una copia del Sidereus Nuncius di Galileo Galilei. L'iniziativa è stata ideata per unire Il maggio dei libri con la ricorrenza del cinquantenario dell'allunaggio, senza dimenticare che sono passati 410 anni dalle prime osservazioni celesti di Galileo:
    E' un gesto apparentemente semplice quello di Galileo: prende tra le mani un cannocchiale e lo dirige verso la Luna: solo che è il 1609 e lui è il primo ad accorgersi che la Luna è "ineguale, scabra, con molte cavità e sporgenze, non diversamente dalla faccia della terra, variata da catene di monti e profonde valli" (Galileo Galilei, Sidereus Nuncius, 1610).
    Niente di cristallino, sempiterno o perfetto... Galileo scopre che la Luna è un sasso. Ed è una rivoluzione.
    L'esposizione dell'opera galileiana è poi accompagnata dalla conferenza La prima Luna di Agnese Mandrino, archivista e bibliotecaria dell'INAF – Osservatorio Astronomico di Brera, che si terrà alle ore 11:30, 15:00 e 16:30 (ingresso libero alla sala della conferenza fino a esaurimento posti, massimo 40).
    Inoltre potrete portarvi via un ricordo del Sidereus visto che è disponibile una cartolina con stampate le due pagine lunari dell'opera di Galileo: la vedete nella foto qui sopra. La cartolina, realizzata da Laura Barbalini, è la versione fisica del progetto Cartoline dalla Luna: come spiegato anche su Edu INAF, ogni venerdì vengono pubblicate sul sito del MusAB le più belle immagini della Luna tratte dai libri della biblioteca dell'Osservatorio di Brera. Questa raccolta era stata esposta dieci anni fa in occasione dell'anno astronomico durante la mostra Guarda che Luna!, curata sempre da Agnese Mandrino insieme con Anna Lombardi della biblioteca Braidense.